La didattica

SITUAZIONE: Il Museo Diocesano di Caltagirone mostra una grande apertura nei confronti dell’arte contemporanea e cerca continuamente di tenersi aggiornato sulle nuove tecnologie e sui nuovi metodi di fruizione del Patrimonio, esprimendo molta attenzione nei confronti della didattica, sotto ogni aspetto. Il luogo, fisicamente ampio e ben tenuto, si presta a mostre temporanee e attività di varia natura (eventi, laboratori, seminari, rappresentazioni artistiche).


OBIETTIVI: Il progetto pensato intende ampliare l’offerta didattica, in modo tale da permettere un maggiore flusso di fruitori, appartenenti a più tipologie di pubblico possibili. L’ideazione di questa offerta ha come obiettivo quello di valorizzare e rendere fruibile i beni culturali del museo e le mostre temporanee di volta in volta ospitate, cambiando la visione radicata di museo come luogo di mera conservazione, in luogo educativo e socializzante. Ancora, il museo ambisce ad avere una funzione di divulgazione culturale e di intrattenimento che consenta alla persona colta e a quella meno colta, al bambino e all’adulto, di godere, a livelli diversi, della stessa conoscenza.

Deve essere accessibile culturalmente, visto che spesso i musei rappresentano un sapere d’élite e raramente tentano di democratizzare la cultura che essi manifestano.

Il museo deve rappresentare un punto di riferimento per gli istituti scolastici ed è per questo che i beneficiari desiderati sono gli studenti di vario ordine e grado, i quali dovrebbero vivere il museo in maniera totalmente diversa da quella finora conosciuta. L’idea è quella di permettere loro di trovare un posto che assecondi la loro età e il loro percorso; un posto dove conoscere l’arte e il patrimonio non in maniera passiva, da ascoltatori, ma in maniera interattiva.

I nostri progetti si caratterizzano per una componente educativa ma anche per una ludica, non pensiamo alla visita in museo come ad una lezione al di fuori della classe, piuttosto ad una scoperta, ad uno stimolo che possa aiutarli a riconoscere le loro inclinazioni.

Per questa "arte" non conta il prodotto finale,
bensì il processo della sua formazione.

Christof Wiechert