Il Museo, l’Archivio e la Biblioteca diocesani si trovano nel Complesso Monumentale dei Frati Minori Conventuali, sede della Diocesi di Caltagirone.
All’interno del Museo sono esposti argenti, paramenti, opere pittoriche e scultoree; le sezioni sono allestite prediligendo il percorso liturgico-pastorale. Tra le opere più importanti si menziona il dipinto su tavola “Trono di Grazia” del pittore fiammingo Vrancke van der Stockt.
Nell’Archivio sono custodite preziose testimonianze documentarie. Le più antiche sono carte del XVII secolo: atti civili, criminali e diocesani raccolti e volumati. Tra i documenti più significativi vi è la Bolla Pontificia di Pio VII, pergamena arricchita da fregi ottocenteschi, con cui è decretata l’erezione della Diocesi nel 1816 e un volume rilegato in pelle con oltre 6.000 pagine che riporta i procedimenti per l’erezione della stessa.
Il patrimonio librario della Biblioteca è di oltre 40.000 esemplari con una consistenza di volumi antichi: 7 incunaboli, 168 cinquecentine, alcune migliaia di opere pubblicate tra il XVII e XVIII secolo in Italia e in Europa. Sono presenti anche importanti fondi tra i quali, di particolare rilevanza, quello dei Servi di Dio Mario e Luigi Sturzo.
Gli itinerari religiosi - itinerari di fede, arte e gusto - diventano sempre di più il punto di partenza necessario per promuovere il territorio nella sua interezza. Oggi le chiese come i monasteri ed i monumenti religiosi sono anche prestigiosi luoghi di interesse culturale tout court, grazie all'elevato valore architettonico ed artistico degli stessi. La spiritualità diventa in questi luoghi anche un frammento prezioso di meditazione e riflessione personale, irriproducibile in altri luoghi di attrazione turistica. Il nutrimento culturale derivante dagli Itinerari Religiosi diventa quindi meta di quel turismo esigente e consapevole attorno al quale ruotano interessi riconducibili all'arte, al patrimonio, al carattere, alle eccellenze, che un territorio esprime.
1. ITINERARI DA NON PERDERE
Svolti durante i periodi di maggiore presenza turistica e partecipazione cittadina:
Natale | Pasqua | Primavera | Lunga notte delle Chiese | Festa di san Giacomo, Patrono della Città di Caltagirone
Ogni evento avrà i seguenti orari di apertura giornaliera (10,00 - 13,00 / 16,00 - 19,00; oppure 20,00-24,00).
2. ITINERARI SU MISURA
Svolti in qualunque periodo dell'anno, consentono l’apertura straordinaria dei siti, solo su prenotazione.
Gli itinerari descritti coinvolgeranno:
Il MAB (Museo, Archivio e Biblioteca) | La Cappella Neogotica | La Chiesa di S. Bonaventura
La Chiesa di S. Maria degli Angeli | La Chiesa di S. Pietro | La Chiesa del Santissimo Salvatore
Largo della Croce, 2
La chiesa ed il convento di San Bonaventura si collocano nella parte nord ovest di Caltagirone. La chiesa presenta una pianta ad aula, a schema longitudinale con ripartizioni interne costituite dalle cappelle laterali, cinque per lato. Le cappelle laterali sono definite da un arco a tutto sesto che si affaccia sulla grande aula della navata e presentano volte a botte e crociere. Il presbiterio è costituito da un bano rettangolare rialzato di due gradini rispetto all’aura coperto da una calotta. L’intero ambiente presenta un apparato decorativo affrescato riproducente, con tecnica trompe lo Ale, scenografie architettoniche che fungano verso l’alto. Il prospetto principale della chiesa di San Bonaventura si mostra semplice e disadorno costituito da due livelli sovrapposti raccontati da volute raccordati da volute, in cui non è definito l’ordine architettonico. Il livello inferiore è scandito da quattro lesene ed è arricchito dal portale in pietra intagliata coronato da un timpano spezzato abbellito con elementi in maiolica policroma tra i quali due pannelli che raffigura la Madonna della salute e San Francesco d’Assisi.
Via SS. Salvatore, 25
Percorrendo via Sturzo si incontra il largo San Domenico dove sorgono, l’una di fronte all’altra, la chiesa di San Domenico e la chiesa del SS. Salvatore. Quest’ultima, ricostruita dopo il terremoto del 1693, è legata alla presenza delle suore Benedettine a Caltagirone. L’edificio è a pianta centrale e ornato da pregevoli stucchi, mentre al suo interno custodisce importanti dipinti e statue, in particolare la splendida Madonna del Monserrato, ora custodita presso il Museo Diocesano. La chiesa ha acquistato maggiore lustro a partire dal 1962, quando al suo interno fu realizzato il Mausoleo che ospita le spoglie di don Luigi Sturzo.
Da allora il sacro edificio, dove Sturzo celebrò la sua prima messa, è meta continua di visitatori e fedeli che si ispirano al pro-sindaco di Caltagirone. Proprio da questo tempio continua a diffondersi nel mondo il grido del fondatore del Partito popolare italiano “ai liberi e forti”.
Recentemente, per le opere d’arte e il Mausoleo, la chiesa del Santissimo Salvatore è stata inserita nel patrimonio storico artistico appartenente al Fondo edifici di culto.
Via Luigi Sturzo, 20
La Chiesa di Santa Maria degli Angeli, comunemente nota come "Il Purgatorio", si colloca all’interno del tessuto urbano del centro storico di Caltagirone, nelle immediate vicinanze di piazza Umberto I.
Il suo prospetto è barocco, ornato da un portale artisticamente lavorato e da due lesene laterali che ne definiscono la facciata. Essa è costituita da unica navata con volta a botte, decorata di stucchi, di altari marmorei policromi, che ospitano le tele ad olio della Natività con San Gaetano, di Sant’Anna con Maria Bambina, di San Corrado, di Maria Regina degli Angeli, di Gesù nell’orto e della Via Crucis di Francesco Vaccaro, e del Cenacolo con la discesa dello Spirito Santo del Carreca, nonchè di una statua lignea della Madonna degli Angeli, che la domenica di Pasqua partecipa alla “Giunta” ed alla processione con il Cristo Risorto e San Pietro.
Il presbiterio ospita una balaustra marmorea adornata da bassorilievi e un imponente altare marmoreo policromo. La torre campanaria in pietra arenaria si raggiunge attraverso una scala a chiocciola in pietra di forma circolare, da cui è possibile accedere alla copertura a due falde inclinate e rigirate in corrispondenza dell’area absidale.
Via San Pietro, 121
Il prospetto principale della chiesa, in stile gotico e rivestito in maiolica policroma, fu realizzato nella seconda metà dell’Ottocento.
La porta d‘ingresso, opera bronzea di Gaetano Angelico, è ornata da pannelli che riproducono episodi della vita di San Pietro.
La volta affrescata è opera del calatino Giuseppe Vaccaro che raffigura Cristo che consegna le Chiavi del Regno a Pietro, Il miracolo di Pietro e Giovanni che guariscono uno storpio, La prigionia di Pietro e la sua crocifissione.
Pregevole è l’Ecce Homo, statua settecentesca in terracotta policroma di Angelo Mirasole, detta anche “Statua del Gesù Appassionato“. Interessanti sono la Cappella delle anime Purganti, con la tela (forse di Francesco Vaccaro) anticamente utilizzata per velare l’Ecce Homo, e la cappella di San Vito.
Piazza S. Francesco d'Assisi, 9
Inaugurata nel 1933 dal vescovo mons. Giovanni Bargiggia, è introdotta da un androne e da un nartece segnato da tre arcate con colonne in pietra marfisa. Progettata dall‘ing. Ambrogio Molla, milanese, vi si accede attraverso il portale a sesto acuto nel cui timpano è raffigurata la chiamata degli apostoli in riva al lago di Tiberiade, opera di Mario Albertella.
Nel catino dell‘abside, all’interno di una mandorla in oro zecchino, simbolo di regalità e luce Divina, è raffigurato Cristo che discopre il cuore con accanto schiere di Angeli e lo Spirito Santo rappresentato da una colomba; più in basso le vetrate istoriate con la Vergine Maria, San Giuseppe e San Carlo Borromeo.
Angeli a mezzobusto con cartigli recanti le virtù necessarie per divenire buoni sacerdoti ornano la navata, mentre particolarmente pregevole sono la cantoria sopra la porta d'ingresso, cosi come le balaustre dell'altare, realizzate dal falegname Giuseppe Vaccaro.
Giorni e orari di apertura:
26-29 dicembre 2019 | 3-6 gennaio 2020
10:00-13:00 e 15:00-18:00
L'intero percorso prevede un biglietto integrato del costo di 4 € acquistabile presso il Museo diocesano, le chiese del percorso e la Casa Museo Sturzo.
In occasione delle festività natalizie la Diocesi di Caltagirone e gli Istituti culturali diocesani (Museo, Archivio e Biblioteca) in collaborazione con l'Associazione di volontariato Kreios e con la Fondazione Casa Museo Sturzo presentano il percorso “Chiese Aperte e Presepi” che vede il coinvolgimento di alcune chiese del centro storico e della Casa Museo Sturzo. All'interno del percorso sarà possibile visitare le chiese di San Bonaventura, di Santa Maria degli Angeli (Purgatorio), di San Pietro e la Cappella neogotica all'interno della quale é stato allestito il presepe del XIX secolo opera del Bongiovanni Vaccaro, attraverso la mostra Stupor firmamenti.
L'itinerario comprende anche la visita alla Casa Museo Sturzo, dove per l'occasione si può ammirare uno dei presepi della collezione del Vescovo di Caltagirone, Mons. Calogero Peri. Il presepe realizzato dal maestro Antonio Giordano di Monreale è stato allestito a cura del maestro Salvatore Milazzo e dall'arch. Michele Savatteri.
Tra le vie caratteristiche del centro storico, ripercorse in chiave letteraria tramite le opere degli illustri scrittori menenini, i presepi artistici di maestranze locali che hanno segnato la storia del Natale nei Vicoli a Mineo.
Un percorso caratteristico tra le vie del centro storico e i presepi più belli della tradizione calatina nei luoghi del Barocco patrimonio dell'UNESCO.