Le Mostre


Le prime mostre sono state pensate per far conoscere l’arte presepistica degli artisti locali, prediligendo coloro che si sono messi in gioco con linguaggi contemporanei, senza tuttavia escludere la tradizione classica dei “figurini”.

Le mostre che si sono susseguite con la media di due per anno fin dai primi mesi di apertura, hanno pian piano rivelato questa particolare vocazione del Museo diocesano in dialogo con l’uomo contemporaneo: da Picasso con le sue acqueforti, alle preziose riproduzioni di abiti storici dello stilista Butera, alle straordinarie pitture di Guccione e di Iudice, ai variopinti pesci di Morales, alle foto di Bufalino e Scianna, di Horvat e Majoli, alle affascinanti figure femminili della Patrizi, agli attualissimi collage analogici dello streetartist Di Grado, i vari linguaggi contemporanei si sono alternati rendendo il museo un luogo di incontro tra le persone, prescindendo dal proprio ambito sociale, politico, culturale e religioso.

Mostra in arrivo

Fotografia d'Autore

MED PHOTOFEST 2024

Anche quest'anno è in arrivo il MED PHOTO FEST al Museo Diocesano Caltagirone.

Domenica 6 ottobre alle ore 10:30 inaugurazione della mostra "VITTORIO GRAZIANO. CINQUANTA ANNI DI FOTOGRAFIA (1974/2024)" a cura di Sonia Loren.

La sedicesima edizione internazionale del MED PHOTO FEST 2024 (prestigiosa rassegna annuale dedicata alla fotografia d'autore) porterà tra le sale del Museo Diocesano Caltagirone una mostra antologica di Vittorio Graziano facente parte dell'Archivio Fotografico MEDITERRANEUM COLLECTION.


"Cè un aspetto nel quale Graziano mostra uno spirito peculiare, l’ironia nei confronti del mondo che viviamo. Non sono molti i fotografi che posseggono il dono dell’ironia e che lo sanno usare. Soprattutto lo ritroviamo nelle sue foto di vetrine o nei cortocircuiti e paradossi che provocano i manifesti pubblicitari nel disegnare la realtà che ci circonda, in una commistione tra consumismo e insensatezza che fa riflettere e divertire nello stesso tempo."

Ferdinando Scianna

Mostre in corso

DISEGNO

I ritratti di santa maria della pieta' di roma
Disegni e bozzetti
di Francesca Jacona (R0ma 1955-2008)

a cura di Domenico Amoroso e Fabio Raimondi


È in arrivo al Museo Diocesano Caltagirone la IX edizione del "Festival dell’Outsider Art e dell’Arte Irregolare" con la mostra "I RITRATTI DI SANTA MARIA DELLA PIETÀ DI ROMA. Disegni e bozzetti di FRANCESCA JACONA (Roma 1955 - 2008)" a cura di Domenico Amoroso e Fabio Raimondi

INAUGURAZIONE Sabato 21 SETTEMBRE alle ore 11:00

La IX edizione del Festival dell’Outsider Art e dell’Arte Irregolare è dedicata al tema della RIPARAZIONE - il restaurare, il riciclare, il ricucire, comprese le identità ferite.
I disegni e i bozzetti di Francesca Jacona sono un prezioso documento sugli ultimissimi anni del Manicomio romano di Santa Maria della Pietà e sulla profonda sofferenza dei suoi ultimi internati.

Il Museo metterà alcuni dei suoi spazi a disposizione del Festival che sarà GRATUITAMENTE visitabile fino al 12 gennaio 2025
" La mostra dedicata ai disegni e bozzetti di Francesca Jacona rappresenta per la nostra Diocesi un’ulteriore occasione di riflessione, che si affianca alle esposizioni temporanee già in atto presso il Museo diocesano. L’esperienza raccolta dall’Artista presso il Manicomio romano di Santa Maria della Pietà, attraverso l’evocazione di suggestioni e sentimenti profondi, apre una finestra sulla sofferenza umana, che mai può essere considerata marginale nel mondo delle relazioni personali, molto spesso segnate da inguaribili ferite.
Aprire le porte al Festival dell’Outsider Art e dell’Arte Irregolare nella sua IX edizione è per noi motivo di orgoglio, nella vicinanza a quanti credono che l’Arte non può essere appannaggio di pochi, ma strumento attraverso cui far sentire la propria voce, anche in assenza di parole."

Fabio Raimondi

 
Pittura

ave verum corpus

di Francesco Bondì

a cura di Carmen Bellalba
Direzione artistica di Fabio Raimondi

QUADRERIA
31 AGOSTO 2024 | 04 MAGGIO 2025


Il palermitano Francesco Bondì, pittore affermato e visionario direttore artistico, regista e designer di opera lirica e rappresentazioni teatrali, con i suoi dipinti esposti al Museo Diocesano Caltagirone intende far vibrare le coscienze su una varietà di temi - alcuni più intimi altri universali - comunicati attraverso corpi maschili e femminili che diventano, come dice lo stesso artista, "palcoscenico dell'intimità".
Gli sguardi enigmatici dei personaggi guideranno il visitatore attraverso un percorso di trionfalistiche architetture e imponenti scenografie, di allegorie e citazioni riunite insieme per stupire chi guarda e stimolare allo stesso tempo le menti alla riflessione e alla ricerca.

All’evento inaugurale saranno presenti il vescovo Mons. Calogero Peri, il sindaco Fabio Roccuzzo, l’assessore alla Cultura Claudio Lo Monaco, il direttore del museo don Fabio Raimondi, il direttore dell’archivio e della biblioteca diocesani Francesco Failla, la curatrice indipendente Rischa Paterlini, lo psicoterapeuta fra Giovanni Salonia, la curatrice e storico dell’arte Carmen Bellalba e l’artista Francesco Bondì.

"L’arte del ricamo, i tatuaggi, i testi e le singole parole, assumono, sulla pelle dei diversi personaggi, il valore di segni identificativi di esperienze umane che contemplano porzioni di cielo a volte intimi, altre volte universali."

Francesco Bondì

Francesco Bondì

Francesco Bondì si diploma cum laude in Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Durante il periodo accademico vince per due anni consecutivi il Premio Nazionale delle Arti come miglior scenografo. Perfeziona le sue competenze lavorando al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Ancora ventenne firma le scene e i costumi per la prima assoluta in Corea del Don Carlo, con la regia di So-Young Lee, al Seoul Arts Center.

Approfondisce le tecniche della composizione scenica accanto a Pier Luigi Pizzi allo Sferisterio di Macerata e con la costumista Sibylle Ulsamer, al Teatro di Documenti di Roma, definisce il suo rapporto estetico con la scena studiando e analizzando gli schemi compositivi dei progetti nell'archivio di Luciano Damiani e Giorgio Strehler; con Stefano Vizioli e con Danilo Gattai perfeziona le tecniche della regia nella lirica e nella prosa.

Nel 2016 e nel 2017 è finalista al concorso internazionale European Opera-Directing Prize di Camerata Nuova.
Al Teatro São Carlos di Lisbona lavora come assistente alla regia per L'italiana in Algeri, Macbeth, Maria de Buenos Aires, La Traviata e L'impresario teatrale, e alla Royal Opera House di Muscat per La Traviata, allestimento che inaugura la stagione lirica 2022 con Nino Machaidze, Vittorio Grigolo e Placido Domingo, e sempre alla Royal Opera House di Muscat cura la ripresa della regia de Il Barbiere di Siviglia che inaugura la stagione lirica 2023, con Vito Priante, Antonino Siragusa, Maria Kataeva e Carlo Lepore.

Firma diversi allestimenti del repertorio operistico da regista e da scenografo/costumista, tra questi: Don Carlo (Seoul Arts Center), I Vespri Siciliani (Korea National Opera) Tosca (V Festival dell'Opera di Óbidos), Cavalleria rusticana e Pagliacci (V Festival dell'Opera di Óbidos) Madama Butterfly (Castello di Lombardia, Enna), Il barbiere di Siviglia (Festival della Valle d'Itria), Madama Butterfly (Spazio Teatro 89 Milano), Gianni Schicchi (Spazio Teatro 89), Cavalleria rusticana e Suor Angelica (Teatro Goldoni, Livorno – Teatro Coccia, Novara – Teatro Sociale, Rovigo), Cavalleria rusticana e Pagliacci (CAE, Figueira da Foz), Mona Violina (Festival di Lucerna), Eternal Flame, 6° Forum on Intercultural Dialogue, Baku 2024.

Parallelamente alla sua carriera nella lirica si dedica alla ricerca teatrale attraverso un eclettismo di tecniche di comunicazione estetica che gli permette di andare oltre la scenotecnica specifica del teatro al chiuso e trova nel Teatro dei luoghi l'opportunità di essere incisivo formulando delle sintesi estetiche sorprendenti. Tale ricerca gli ha dato l'opportunità di divulgare, in diverse città italiane, l'opera e il teatro d'immagine, aprendo un dialogo significativo tra il teatro, l'uomo e la città, educando e creando valore. Tra queste produzioni si ricordano: Aleguerium, vincitore del Festival Internazionale I AM project 2015, Alghero; Marsilio Ficino e la politica della bellezza, in diretta RAI 1, 2012; ricaVi, vincitore del premio miglior regia, Teatro di Documenti, Roma, 2008.

Dal 2016, impiega la sua esperienza professionale nella docenza accademica, forte del fatto che una carriera artistica crea valore quando forma le generazioni del futuro. Sono queste le motivazioni che lo spingono ad accettare incarichi di docenza presso istituzioni e accademie nell’ambito della comunicazione visiva, della percezione della forma e della fenomenologia della forma. Attualmente vive e lavora a Milano dove insegna all’Accademia del Teatro alla Scala.

Dal 1998, contemplando la fenomenologia dell’Incarnazione come estetizzazione dei misteri della fede e della divulgazione per immagini della stessa, si dedica all’arte sacra in continuità con l’aspetto teatrale e performativo che lega il rito al teatro. Nel solco di questa esperienza decennale ottiene diversi incarichi per commissioni di opere pittoriche pubbliche in chiese e palazzi, in Italia e all’estero. Tra questi: Maddalena, in Città del Vaticano; Resurrexit, solenne pala dell’altare maggiore della Chiesa madre di Menfi; I quattro evangelisti, nella cupola della Chiesa dell’Addolorata di Menfi dove si trovano altre cinque sue opere (Il dittico all’altare maggiore di Simeone e Giovanni il discepolo, Noli me tangere e Gesù e i bambini); La gloria della famiglia Neri, nella Chiesa di San Filippo Neri a Firenze; Adorazione dei Magi e Rosalia Parthenos, in collezioni private a Roma; il ciclo di affreschi dedicati alle Allegorie del Tempo, nella chiesa del Purgatorio a Menfi; Adorazione dei Magi, nella Chiesa madre di Santa Ninfa; Trittico del sogno di Giacobbe, nella Chiesa Madre di Menfi; Allegoria della Vanità, Mascate in Oman. Dal 2019 indaga il tema del corpo umano come mezzo di comunicazione ed espone, in una mostra personale dal titolo Rossi Vivi all’Elfo Puccini di Milano, una galleria di personaggi storici ed epici che ostentano e riscattano il loro carattere genetico recessivo trasformandone la natura in destini memorabili.

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Pittura

martirio è luce
Segni di contraddizione

di Massimiliano Ferrragina

a cura di Francesca Bottari

CAPPELLA NEOGOTICA
15 GIUGNO | 29 SETTEMBRE 2024


"La scelta agiografica operata da Ferragina segue una linea concettuale rigorosa e intanto asseconda la sua versatilità, che passa da sagome ricorrenti, sua cifra riconoscitiva, a immagini meno iconiche e identificabili, fino a stesure astratte e sostanzialmente monocromatiche, ma pur sempre evocative del tema."

Francesca Bottari


" La mostra nasce dal mio senso di inadeguatezza in un mondo dove la memoria di chi ha amato per cambiare il mondo è caduta nell'oblio, o appare anacronistica, o pura narrazione, o addirittura viene negata. Vorrei che all'uscita di questa mostra la gente parlasse d'amore."

Massimiliano Ferragina

l'artista

Massimiliano Ferragina (Catanzaro 1977). Laureato in Filosofia (1998) e Teologia (2001) presso la Pontificia Università Gregoriana. Licenza in Teologia Pastorale (2004) alla Pontificia Università Lateranense, Master di II livello in Pedagogia Religiosa (2013) presso Pontificia Università Salesiana. Insegnante e vicepreside presso il Primo Liceo artistico “Via Ripetta” Roma.

Artista pittore contemporaneo, promotore di arti visive. Ha realizzato numerose mostre collettive e personali sia in Italia che all’estero.

La sua espressione artistica è influenzata notevolmente sia dal suo percorso accademico, sia da un viaggio di tre mesi in Sud America e da tre formative esperienze d’artista a Parigi (2005), Dublino (2011) e Copenaghen (2012). Esordisce in Italia nel gennaio 2012, con il premio Open Art, presso le sale del Bramante a Piazza del Popolo (RM) storicizzato premio organizzato dalla galleria Monogramma sita in via Margutta. Conduce dal 2018 al 2022 una rubrica d’arte radiofonica APP’ARTE su radio Ciak due Mari. Scrive di arte contemporanea su diverse riviste. Ha collaborato con il quotidiano della Santa Sede “L’Osservatore Romano” con articoli di arte contemporanea nell’anno 2022. Ha condotto una rubrica d’arte televisiva “Arte più” dal 2021 al 2023 su Canale 10. Ha pubblicato il suo primo libro con ed. Palumbi LE BEATITUDINI AL CONTRARIO febbraio 2017.

I suoi numerosi progetti artistici, hanno sempre un profondo ed introspettivo messaggio, in cui il mondo interiore è protagonista e motore immobile.

Il suo lavoro è stato, e continua ad essere pubblicato, tra i più conosciuti e apprezzati cataloghi d’arte nazionali ed internazionali, tra questi ci piace ricordare il Catalogo del Museo Limen della Camera di Commercio di Vibo dove viene indicato come maestro di Calabria con l’acquisizione dello stesso museo di una sua grande opera. Presente negli annali di arte contemporanea più importanti come Percorsi d’arte in Italia sia nel 2015 che nel 2016, a cura di Giorgio Di Genova ed Enzo Le Pera, presentato dalla storica galleria Vittoria sita in Via Margutta Roma.

Hanno scritto di lui i maggiori quotidiani nazionali, Corriere della sera, La Stampa, Repubblica, la rivista Home, Mio, InFamiglia, Credere, Artribune, Artesocietà, per citarne alcuni. Interviste ed articoli su siti web del calibro di Vatican News Italia e Vatican News Mondo. Innumerevoli riviste nazionali hanno dedicato spazio all’opera di Ferragina. Tg2 Costume e società gli ha dedicato un servizio in occasione di una mostra d’autore a palazzo Brancaccio Roma.

Ha esposto in luoghi di grande prestigio: Dioscuri al Quirinale, Galleria della Pigna Vicariato di Roma, Palazzo Barberini Circolo delle Forze Armate, 120 opere in una antologica che gli ha dedicato il Museo del Presente di Rende Cosenza a cura di Roberto Sottile, ha realizzato nel 2023 un francobollo per Poste Italiane per il centenario del santuario camilliano a Chieti, ha esposto ancora al Museo Civico di Taverna, al Mumar Museo dei Marmi di Soriano Calabro, Biblioteca Nazionale di Cosenza, Museo della Tonnara a Pizzo, Biblioteca Angelica di Roma, a Milano nella galleria Clik Art, a Treviso teatro comunale, Castel dell’Ovo a Napoli, diverse mostre presso il Museo Michetti di Pescara, Artista inserito sin dalla prima edizione nella manifestazione d’arte contemporanea più nota a livello internazionale la Rome Art Week, e tanti tanti altri. Diverse collaborazioni con aziende di fama internazionale, tra queste ricordiamo quella con Scavolini e con ArcLinea. A giugno 2024 inaugura una mostra personale al Museo diocesano di Caltagirone.

Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia ed all’estero (Libano, Messico, Brasile, Stati Uniti, sempre per citarne alcuni…, nonché all’interno di chiese e musei come la tela dedicata alla Trasfigurazione di Cristo commissionata dalla Diocesi di Matera per i 750 anni della Cattedrale, oggi conservata nel Museo diocesano di Matera.

Massimiliano Ferragina è anche un muralista, realizza pitture murali a secco. Il più noto tra tanti è certamente il Ciclo Pittorico realizzato all’interno della Cappella dell’aeroporto internazionale di Fiumicino a Roma, luogo unico al mondo commissionato direttamente dall’azienda aeroporti di Roma. L’opera è un omaggio al “volo” alla Madonna pellegrina di Loreto, agli angeli, si trova al centro del Terminal 1 partenze a Fiumicino. Volti noti del mondo dello spettacolo e della cultura possiedono le opere di Ferragina e presenziano alle sue mostre.

progetti artistico/decorativi

  • Realizzazione Via Crucis murales presso Chiesa di san Martino (cappellina invernale) Moniga del Garda (Verona). Luglio 2019.
  • Intervento decorativo (cielo stellato) altare dei Santi Medici Chiesa dell’Annunziata Rionero in Vulture. Settembre 2019.
  • Intervento decorativo (altare, ambone, sedile, abside) presso cappella Padri Passionisti Mascalucia (CT). Febbraio 2020.
  • Intervento decorativo pittorico “a secco” presbiterio e nicchia madonna di Loreto, Cappella transito passeggeri Terminal 1 aeroporto di Fiumicino Roma. Gennaio 2022
  • Intervento pittorico “a secco” con murales Madre del Creatore, casa studentato padri Camilliani Roma. Giugno 2022.
  • Intervento pittorico “a secco” (parete presbiterio) Chiesa Santa Maria degli Angeli, Bernalda (Matera). Agosto 2022.
  • Intervento pittorico decorativo “a secco” presbiterio, pareti laterali, cappella madonnina con cielo stellato. Cappella seminario vescovile Albano Laziale. Dicembre 2022.
  • Ciclo di quattro conferenze come unico relatore presso il Museo Diocesano di Caltanissetta 2022/2023.
  • Ciclo di conferenze come unico relatore presso Cittadella dell’amicizia Parrocchia San Biagio Marta Viterbo.


opere presenti nelle chiese e musealizzate

IL CIRCO DELLA VITA, acrilico su tela 80×100, 2014. Museo d’arte contemporanea, Teora (AV).

MATERNITA’, acrilico su tela 20×100, 2014. Giardino delle arti, Catanzaro.

IL VOLTO, acrilico su tela 50×50, 2015. Museo di arte sacra, Sesto al Reghena (PN).

IL PESO DELL’ARIA, acrilico su tela 100x100. Museo Limen Camera di Commercio, Vibo Valentia (VV).

MARTIRIO DI SAN BIAGIO, olio e acrilico su tela, cm 70x100, Chiesa parrocchiale San Biagio, Callalta (TV).

TRASFIGURAZIONE DI CRISTO, acrilico su tela 120x100 Museo diocesano Cattedrale di Matera, 2020.

CALABRIA IN LUMINA, acrilico stucco vernice su tela, cm 70x100. Museo di arte contemporanea Chiaravalle centrale (MACH), 2022.

CROCIFISSIONE MAGMATICA, olio e acrilico su tela, cm 120x100. Chiesa Cattedrale San Michele Arcangelo, Bitetto (BA), 2023.

CUORE ENERGETICO, acrilico su tela, cm 70x100. Museo Aldo Biscardi, Larino (CB), Luglio 2023.

 

archivio mostre

Miscellanea

Donazione colaleo

9 MARZO | 2 GIUGNO 2024
Cappella Neogotica

Collezionista e amate dell'arte, L' Avvocato Luigi Colaleo e la sua famiglia hanno contribuito con generosità ad accrescere le collezioni del Museo Diocesano Caltagirone attraverso donazioni di varie opere d'arte. Con la sua recente scomparsa la città di Caltagirone ha perso un grande benefattore.
Il Museo Diocesano ha deciso di rendere omaggio a Luigi Colaleo con una mostra composta da alcune delle sue numerose opere donate al Museo.


Pittura

kròmata
elezioni visive
tra forma e colore

di Gaetano Puleo
a cura di Fabio Raimondi


14 giugno 2023 | 07 gennaio 2024


La mostra “Kròmata. Elezioni visive tra forma e colore” di Gaetano Puleo racconta questa esperienza attraverso una serie di opere pittoriche che spaziano dal figurativo all’astratto nella loro matericità. Un’esplosione di colori veicola un groviglio di emozioni che l’Artista ha raccolto e fatto sue dall’osservazione della terra di Sicilia e non solo: volti che guardano alla storia dell’Isola e alla sua contemporaneità, paesaggi bucolici, marini e architetture evocative arricchiscono la Quadreria del Museo, dando all’osservatore la possibilità di imbastire il proprio viaggio personale tra le forme e i colori adagiati sulle tele in esposizione.

L’evento inaugurale si è tenuto al Museo Diocesano mercoledì 14 giugno alle ore 19:00 alla presenza del Vescovo Mons. Calogero Peri, del Sindaco Fabio Roccuzzo, del direttore del Museo don Fabio Raimondi, del direttore dell’Archivio e della Biblioteca Francesco Failla, dell’assessore alla cultura Claudio Lo Monaco e dell’artista Gaetano Puleo.
"Il viaggio contiene in sé l’idea di un percorso che ha sempre un punto di partenza, un cammino da vivere, incontri da fare e molto spesso anche un punto di ritorno, un lido su cui approdare e fare sintesi dello sperimentato."

Fabio Raimondi


" La miscellanea dei colori è una impagabile esigenza e sensazione emotiva che viene fuori all'impatto con la tela bianca quasi a richiamare il mondo interiore per imprimere su di essa i cromatismi e le sensazioni a riguardo della realtà."

Gaetano Puleo

l'Artista

Gaetano Puleo nasce a Lentini (Siracusa) nel 1973. All’età di 7 anni si trasferisce con la famiglia a Catania e nel 1989 entra nel Seminario Minore di Catania. Completati gli studi istituzionali, il 25 marzo 1999 viene ordinato sacerdote. Dotato di una fertile creatività, fin dalla giovinezza ha mostrato una spiccata attitudine per l’arte e il bello in generale. L’arte, in fondo, fiorisce dall'amore per la bellezza. La bellezza quasi ferisce l'animo dell’artista. Ogni opera d’arte nasce da una sorta di travaglio interiore. Tale travaglio è il risultato dell’impatto che il bello esercita sulla sensibilità di chi vuole quasi catturarlo e dargli forma. Per Gaetano Puleo la passione per l’arte è quasi un habitus: una seconda natura. Egli, attraverso la grammatica dei colori impressi nei suoi quadri, esprime se stesso: la sua personale visione del mondo e delle cose. La produzione pittorica di Puleo, che realizza sia opere figurative sia opere astratte, rivela un linguaggio pittorico originale in grado di coniugare il colorismo acceso e gli effetti di luce con la sintesi del segno e la capacità esecutiva. Di lui hanno scritto, tra gli altri, i critici d’arte Anna Costa e Fortunato Orazio Signorello. L’artista ha già all’attivo 8 mostre personali. Su invito egli ha partecipato a mostre regionali e nazionali. Negli ultimi anni ha preso parte, tra l’altro, alla Mostra d’arte contemporanea "Connotazioni stilistiche" (2019, Museo Emilio Greco, Catania), alla 9ª Mostra d'arte contemporanea Art today (2020, Museo Emilio Greco, Catania) e all’evento Virtual confined art, promosso nel 2020 dall’Accademia Federiciana, ideato e curato da Fortunato Orazio Signorello, in occasione della XVI Giornata del contemporaneo promossa dall’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani (AMACI) di Bergamo, con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiBACT (Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo) e in collaborazione con Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. È socio dell’Accademia Federiciana ed è censito nell’Archivio delle Arti visive della stessa istituzione. Le sue opere figurano in collezioni private. Per la sua apprezzata attività pittorica il Comitato scientifico del Premio Sicily Vision Art l’ha candidato per l'assegnazione del prestigioso riconoscimento (la cerimonia di premiazione si terrà nel dicembre del 2023).

le mostre

personali

2017

  • Esordio, Museo Diocesano di Catania (17 dicembre).

2018

  • Art in the Garden, Giardino dei Lecci, Mascalucia, Prima edizione (29 luglio).
  • Colori di Speranza, Centro Alzheimer "Mons. Marcantonio”, Bronte (7/8 ottobre).

2019

  • Sguardo alla tradizione tra colore ed Istinto, Villa Annamore, San Giovanni La Punta (4 maggio).
  • Art in the Garden, Giardino dei Lecci, Mascalucia, Seconda edizione (21 luglio).

2020

  • Cromatismi Siculi, RSA S. Rosa, Catania (6 gennaio).
  • Art in the Garden, Rotary Club Bellini, Catania, Terza edizione (2 agosto).

2021

  • Art in the Garden, “Tra Cielo e Mare”, Giardino dei Lecci, Mascalucia, Quarta edizione (8 agosto).


collettive

2018

  • Sicilia Mia, San Gregorio di Catania, Terza edizione (13 maggio) | 2° classificato.
  • Prima Biennale Internazionale d'arte Contemporanea, Centro Congressuale Fieristico “Le Ciminiere, Catania (25/27 ottobre) | Opera esposta VENICE, acrilico su tela, cm 120x100 (pubblicata in Catalogo).
  • Oriente, Catania (16 novembre).
  • Switch on Art Award, Palazzo Vigo, Torre Archirafi Riposto (9/16 dicembre).
  • Contenutismi stilistici, (nell'ambito del 7° Festival siciliano della cultura, promosso dall'Accademia Federiciana), Museo Emilio Greco, Catania.
  • 8ª Mostra d’arte contemporanea “Art today” (promossa dall'Accademia Federiciana, a cura di Fortunato Orazio Signorello), Palazzo Gravina-Cruyllas, Catania.

2019

  • Cenacolo d'arte in onore di Sant' Agata, Catania (4 febbraio).
  • Connotazioni stilistiche, (nell'ambito dell'8° Festival siciliano della cultura, promosso dall'Accademia Federiciana), Museo Emilio Greco, Catania.

2020

  • Virtual confined art, evento promosso dall'Accademia Federiciana, a cura di Fortunato Orazio Signorello, in occasione della XVI Giornata del contemporaneo promossa dall’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani (AMACI) con il sostegno di Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiBACT (Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo) e in collaborazione con Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale).
  • 9ª Mostra d'arte contemporanea "Art today" (promossa, a cura di Fortunato Orazio Signorello, dall'Accademia Federiciana), Museo Emilio Greco, Catania.

Riconoscimenti

2018

  • Per l’opera esposta Il Confronto, acrilico su tela, cm 120x100 presso la Collettiva Switch on Art Award, premi:
  1. Best Color.
  2. Web Contest.
  3. Exhibitionart artsocial network.

2022

  • Premio Eccellenze Etnee, Rotary Club Bellini, Catania | Ragalna (18 giugno).


Pittura

sinopie
l'energia e lo spirito

di Emiliano Alfonsi
a cura di Carmen Bellalba


09 dicembre 2023 | 07 gennaio 2024


"Emiliano è un artista coinvolgente se pur nella sua apparente timidezza, che vive passionalmente la sua arte esprimendo il suo mondo interiore fatto di ricerca, emozione, capacità comunicativa attraverso l’arte. Le sue opere sono incredibilmente magnetiche, osservarle a fondo significa scrutarne ogni piccolo particolare che nasconde un significato ben preciso, ma aperto anche alla capacità di lettura di ciascuno."

Fabio Raimondi

NUOVA MOSTRA al Museo Diocesano Caltagirone

Nella splendida cornice della Cappella Neogotica del Museo diocesano di Caltagirone si inaugura il 9 dicembre 2023 la mostra di pittura SINOPIE. L'ENERGIA E LO SPIRITO con la curatela di Carmen Bellalba, un progetto creato per l’artista romano Emiliano Alfonsi.

Tavole dai colori avvolgenti, dipinte con l'antica tecnica della tempera a uovo e impreziosite da dettagli in oro zecchino, ci mostrano non solo volti (alcuni di essi a noi già noti) ma tratti dell'anima, sensibilità, emozioni e unicità dell'artista in cui ognuno di noi ritroverà anche se stesso. Un mondo alchemico e magico dai tratti rinascimentali e fiamminghi, in cui lo spettatore viene trascinato dalla potenza espressiva degli sguardi di figure spogliate da ogni fronzolo verbale e figurativo. 
La mostra, in occasione dell'esposizione al Museo Diocesano Caltagirone, si arricchisce di un'opera inedita dell’Artista, che arricchirà ulteriormente la collezione di Sinopie, rendendola ancora più preziosa e interessante.
Questa tappa chiude la parabola siciliana del lungo percorso espositivo che ha preso inizio nel luglio di quest’anno presso il Museo Riso, Museo Regionale d’Arte Contemporanea di Palermo, passando poi a settembre nelle sale del MUDIA di Agrigento e nella sala dei sarcofagi della Cattedrale agrigentina.

L’evento inaugurale si svolgerà presso la Quadreria del Museo Diocesano, alla presenza del Vescovo Mons. Calogero Peri, del Sindaco Fabio Roccuzzo, dell’assessore alla cultura Claudio Lo Monaco, del direttore del Museo don Fabio Raimondi, del direttore dell’Archivio e della Biblioteca Francesco Failla, della Curatrice Carmen Bellalba e dell’artista Emiliano Alfonsi.La presentazione della Mostra sarà inoltre arricchita dall'interpretazione di alcune poesie di Alda Merini a cura di Eugenio Patanè e Marilina Giaquinta.

A conclusione dell’esposizione a Caltagirone, la mostra proseguirà il suo meraviglioso viaggio verso molte città italiane. Prima fra tutte la città di Roma, dove il 15 marzo 2024 sarà oggetto di un convegno organizzato dalla Fondazione Willy Brandt, nella prestigiosa sede sita in via Di Pietra 70. Il 16 marzo la mostra verrà inaugurata presso la Galleria MAD di Monica Cecchini.

L'artista e le mostre

Emiliano Alfonsi nasce a Roma nel 1980.

Durante gli studi accademici, oltre ad approfondire la pittura da cavalletto,con un particolare interesse per l'arte fiamminga, si dedica allo studio dell’antica lavorazione delle vetrate artistiche e dei mosaici secondo i dettami della tradizione medievale . Le sue Opere a carattere monumentale sono custodite, ad oggi, in più di settanta edifici pubblici e privati, laici ed ecclesiastici di antica e contemporanea costruzione.

In Italia, ad esempio, ricordiamo la vetrata-lucernario sopra la platea centrale dello storico teatro SALONE MARGHERITA di Roma e all’estero con commissioni provenienti dalla Spagna, Orlando, Repubblica del Benini, Tokio. Infrangendo il rapporto spazio-temporale tra l'Opera e lo spettatore, i suoi dipinti raccontano della dimensione dell'essere umano sacralizzato attraverso un meticoloso studio del ritratto come icona o come allegoria. La tempera all'uovo del 1400 raccontata così attraverso volti e figure della contemporaneità.

Numerose ad oggi le esposizioni personali e collettive presso gallerie, Musei e luoghi di cultura che lo hanno reso protagonista, restituendo alle sue Opere sempre maggiore popolarità consentendogli così di entrare a far parte di prestigiose collezioni.

Tra le esposizioni piu' rilevanti ricordiamo

  • L'Esposizione personale SINOPIE presso il MUSEO RISO – Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Palermo
  •      Presso il Museo MUDIA di Agrigento
  •      Presso il Museo Diocesano di Caltagirone
  • L'Esposizione Personale VERITA' E BELLEZZA presso il MUSEO MAS di Giulianova
  • L'Esposizione Personale ANIMA MUNDI presso gli Spazi Espositivi della Banca FIDEURAM SANPAOLO di Roma
  • L'Esposizione Personale DUODECIMUM presso L'EX CHIESA DELLA MADDALENA della città di San Gemini
  • L'Esposizione Personale ANTOLOGICA presso il Museo Archeologico dell'Antica Norba con il Patrocinio del Comune di Norma
  • L'Esposizione Personale LA GRAZIA DEL SIMBOLO presso gli Studi Archeidom di Roma
  • L'Esposizione Personale ALLEGORIE pressola Galleria SPAZIO FARO di Roma
  • L'Esposizione Collettiva IL RESPIRO DELL'ARTE presso il Palazzo Ducale di Genova
  • L'Esposizione Collettiva TRA INFERNO E PARADISO presso LA SALA DELLE RAGIONI, PALAZZO COMUNALE DELLA CITTA' DI ANAGNI
  • L'Esposizione Collettiva SPECULUM presso la Galleria Spazio Urano di Roma
  • L'Esposizione Collettiva INVENTARIUM presso il REYAL CERCLE ARTISTIC di Barcellona
  • L'Esposizione Collettiva EROTICAMENTE presso la SATURA ART GALLERY di Genova
  • L' Esposizione Collettiva LE FILE ROUGE presso le sale espositive di PALAZZO RISOLO della città di Specchia

Annoverato Ad Honorem tra gli Artisti presenti nell'Eciclopedia d'Arte Italiana, catalogo generale artisti dal 900 ad oggi per essersi classificato al primo posto nel progetto artistico CERTAMEN DELLE CATTEDRALI.

Il suo percorso artistico si avvale di continue collaborazioni con Professionisti che operano nel campo dell'Arte, recentI il progetto con il musicista e compositore GIOVANNI NUTI compagno in arte della poetessa ALDA MERINI, per il quale ha realizzato la copertina di un album, quello in ambito teatrale con la realizzazione di un ritratto dedicato all‘ attore Paolo Poli presso il TEATRO FLAIANO di Roma

La realizzazione dell‘Opera manifesto per il teatro di testimonianza con la direzione artistica di Porzia Addabbo presso la fondazione Brandt di Roma

Vanta di aver ritratto nelle sue Opere numerosi artisti tra questi DRUSILLA FOER , la pittrice italiana LINDA DE ZEN, la ballerina e performer GIUDITTA SIN, la fotografa GERMANA STELLA , l'attore di teatro PIERO MORELLI , il Danzatore performer DAMIANO FINA.

Due ad oggi le Performance artistiche che lo vedono protagonista sono state :

  • LAPIS presso il Black BOX THEATER di Roma con l'Intervento della compagnia di danza della DAMNED HOUSE
  • 17 LA PERFORMANCE presso la galleria Spazio Urano di Roma con l'Intervento della Performer GIUDITTA SIN e del costumista e scenografo ALEXANDROS MARS

Attualmente impegnato in un progetto espositivo personale itinerante a carattere nazionale:

SINOPIE. L'ENERGIA E LO SPIRITO a cura dello Storico dell'Arte CARMEN BELLALBA


Fografia d'autore

le immagini dell'archivio fotografico

mediterraneum colection
08 ottobre | 26 novembre 2023
Torna il MED PHOTO FEST al Museo Diocesano Caltagirone

Tutto pronto per la Quindicesima Edizione del MED PHOTO FEST 2023, tra le più ricche e importanti RASSEGNE NAZIONALI dedicate alla FOTOGRAFIA D'AUTORE che, per quest’anno, mette in scena la “Mediterraneum Collection”, la collezione fotografica contemporanea dell’Associazione Culturale Aps Mediterraneum.

 Vi aspettiamo Domenica 8 OTTOBRE alle ORE 10:30 al Museo Diocesano di Caltagirone con la PRESENTAZIONE e l’INAUGURAZIONE delle mostre personali di Sonia Loren, Roberto Fernández Ibáñez, Piero Sbrana, Ljdia Musso e Rosario Vicino, cui seguirà la consegna del "Premio Mediterraneum 2023 per la Fotografia Internazionale d’Autore" a Sonia Loren, rinomata artista brasiliana e del "Premio Mediterraneum Collection 2023" a Roberto Fernández Ibáñez 
Vi aspettiamo!

Pittura

emadi
tra mito e natura

a cura di Fabio Raimondi

Sala Argenti e Paramenti09 sempre | 01 ottobre 2023


NUOVA MOSTRA al Museo Diocesano Caltagirone.
"EMADI. Tra mito e natura" di Emadi, in mostra tra le sale del Museo Diocesano Caltagirone dal 09 Settembre all'1 Ottobre 2023!
L'EVENTO INAUGURALE di terrà il 9 SETTEMBRE alle ore 19:00, presso il Museo Diocesano Caltagirone.
Dopo l'esposizione "DONATION" del 2022, l'artista calatino Emanuele Di Stefano, in arte Emadi, torna al Museo Diocesano con una nuova mostra ANTOLOGICA che ripercorre la sua arte negli anni tra particolari SOGGETTI MITICI ed emozionali PAESAGGI (e non solo). 
Inoltre, la mostra è anche un omaggio ai 90 anni dell'artista! Ti aspettiamo


mirabili resti

La mostra fotografica di Gaetano Gambino
al Museo Diocesano

fotografia

mirabili resti
il tempo, l'attesa, la luce e l'ombra

di Gaetano Gambino
a cura di Domenico Amoroso e Roberta Carchiolo

Cappella Neogotica del Museo
15 luglio | 1 ottobre 2023

Inaugurata sabato 15 luglio alle ore 19.00 al Museo Diocesano di Caltagirone la III edizione della mostra fotografica di Gaetano Gambino dal titolo Mirabili Resti. Il tempo, l’attesa, la luce e l’ombra organizzata dallo stesso Museo Diocesano insieme all’autore, patrocinata dal Comune di Caltagirone, dal Comune di Catania, dal Comune di Noto, dall’Accademia di Belle Arti di Catania e dall’Azienda Sac Service Aeroporto di Catania.

La mostra, in continuo divenire e anche in questa edizione arricchita da nuove immagini catturate dall’autore alla ricerca dei “mirabili resti” di Caltagirone, è curata da Domenico Amoroso e Roberta Carchiolo. Con i contributi letterari di Maria Attanasio e degli stessi Amoroso e Carchiolo, e il progetto grafico di Gianni Latino, è stata allestita sotto la direzione artistica del direttore del Museo diocesano, Fabio Raimondi.

Gaetano Gambino ha dedicato gran parte della sua carriera alla sua Terra, ambigua quanto affascinante e della quale ha cercato le tracce di un’antica bellezza antropizzata, di un’età dell’oro che sembra non appartenerci più. Negli ultimi anni ha intrapreso un’indagine intorno a sé e dentro di sé alla ricerca della sua coscienza estetica ed emotiva; ha ingaggiato un dialogo con opere/entità celate nei luoghi più appartati e periferici della sua isola, i depositi dei musei, le sagrestie delle chiese, le clausure segrete.

Inaugurata giusto un anno fa in prima edizione al Museo Civico di Castello Ursino di Catania, la mostra si è spostata nella città di Noto che presso il proprio Museo Civico ne ha ospitato la II edizione, curata anche da Aldo Premoli, per giungere infine a Caltagirone, città d’origine di Gambino. Tappa dopo tappa, le testimonianze dei suoi taciturni custodi del tempo hanno delineato strutture e sagome di un mondo parallelo, in cui il tempo, la vita, la morte, la luce e il buio, plasmano forme, determinano passioni, tramano storie.

L’evento inaugurale si terrà al Museo Diocesano sabato 15 luglio alle ore 19:00 alla presenza del Vescovo Mons. Calogero Peri, del Sindaco Fabio Roccuzzo, del direttore del Museo don Fabio Raimondi, del direttore dell’Archivio e della Biblioteca Francesco Failla, dell’assessore alla cultura Claudio Lo Monaco, dei curatori Domenico Amoroso e Roberta Carchiolo e dell’autore Gaetano Gambino.


"Quando gli scatti fotografici catturano il passaggio implacabile del tempo sui manufatti artistici che affollano i nostri depositi, la mostra di Gaetano Gambino non esprime solo la sua capacità artistica, ma diventa sprone per prendersi cura della nostra storia e delle sue testimonianze. Perché senza di queste nessuno potrebbe conoscere il tempo che è stato, con le sue ombre e le sue luci; né potrebbe guardare verso il futuro con speranza e intelligenza fattive."

Fabio Raimondi

L'artista

Gaetano Gambino, figlio d’arte di due generazione di fotografi a Caltagirone, dopo il periodo dell’adolescenza passato nel laboratorio paterno a miscelare sviluppi e dosare la luce nel buio della camera oscura, Gaetano Gambino ha cominciato a maturare esperienze nel campo della documentazione fotografica del patrimonio culturale; in particolare ha partecipato al Progetto Orao di Folco Quilici a Siracusa, un’accademia laboratorio di arti e tecniche audiovisive con un corpo docente composto da fotografi come Mimmo Jodice. Soprattutto l’incontro con quest’ultimo ha arricchito la sua formazione e il suo linguaggio estetico. Ha lavorato anche in altri ambiti come quello della moda, ambito che ha quasi naturalmente associato a quello dell’arte della sua Isola creando un fitto dialogo tra i beni culturali, dall’archeologia alla pittura, e il lavoro degli stilisti.

La sua attività lavorativa gli ha concesso di convivere col patrimonio artistico di una tanto Terra ambigua quanto affascinante. Di questa Terra, il suo occhio non ha catturato le tristi brutture, quanto gli esiti più felici del dialogo che Essa ha intrattenuto con la sua travagliata storia cercando le tracce di un’antica bellezza antropizzata, di un’età dell’oro che sembra non appartenerci più, di una Cultura che ha generato opere mirabili. Tutto ciò evitando gli stereotipi di una “sicilianità” pittoresca.

Ha pubblicato molti volumi sul patrimonio artistico siciliano e partecipato a diverse mostre in Sicilia e all’estero.


Alcune pubblicazioni

• 1991 Terra cotta. La cultura ceramica a Caltagirone, A. Ragona, fotografie di Gaetano Gambino, Domenico Sanfilippo Editore

• 1991 Vindicari, G. Lazzaro Danzuso, fotografie di Gaetano Gambino, Domenico Sanfilippo Editore

• 1994 Presepi di Caltagirone, L. Colaleo, E.Giliberti, F.Pasqualino, A. Ragona, fotografie di Gaetano Gambino, Arnaldo Lombardi Editore

• 1996 I Figurinai di Caltagirone, A.Ragona, fotografie di Gaetano Gambino, Enzo Sellerio Editore

• 2001 Antiche maioliche siciliane a Malta, G. Larinà, fotografie di Gaetano Gambino, Bruno Leopardi Editore

• 2002 La Valle del Barocco. Le città siciliane del Val di Noto Patrimonio dell’Umanità, L. Trigilia, fotografie di Gaetano Gambino, Domenico Sanfilippo Editore

• 2003 Maduni Pinti. Pavimenti e rivestimenti maiolicati in Sicilia, M. Reginella, fotografie di Gaetano Gambino, Domenico Sanfilippo Editore

• 2004 Creta Picta. Antiche maioliche di Caltagirone nelle collezioni dell’Università di Messina, G. Pace Gravina, foto di Gaetano Gambino, Silvio Di Pasquale Editore

• 2004 Le ville dei Gattopardi, D. Amoroso (a cura di), fotografie di Gaetano Gambino

• 2005 Pantalica l’alveare di pietra, foto del territorio di Gaetano Gambino, Arnaldo Lombardi Editore

• 2006 La Sicilia dei Moncada, L. Scalisi, fotografie di Gaetano Gambino, Domenico Sanfilippo Editore

• 2006 L’identità ritrovata, viaggio nel sud-est, F. Granata, introduzione di Andrea Camilleri, fotografie di Gaetano Gambino, Domenico Sanfilippo Editore

• 2007 Un viaggio nella valle del Barocco, L. Trigilia, fotografie di Gaetano Gambino, Domenico Sanfilippo Editore

• 2007 I Ventimiglia. Castelli e dimore di Sicilia, S. Farinella, fotografie di Gaetano Gambino, Arnaldo Lombardi Editore

• 2007 Catania, M. Aymard, G. Giarrizzo, fotografie di Gaetano Gambino, Domenico Sanfilippo Editore

• 2008 Monumenti d’acqua, L. Dufour, fotografie di Gaetano Gambino, Domenico Sanfilippo Editore

• 2009 Catania, L. Scalisi (a cura di), fotografie di Gaetano Gambino, Domenico Sanfilippo Editore

• 2011 La formella maiolicata dal XVIII al XX secolo, V. Forgia, D. Florio Cardillo, foto di Gaetano Gambino, Silvio Di Pasquale Editore

• 2011 Le porte della città in Sicilia, L. Dufour, fotografie di Gaetano Gambino, Domenico Sanfilippo Editore

• 2015 Il Paese dei Presepi, F. Iudica, foto di Gaetano Gambino


Alcune mostre

• 1997 Prova d’autore / MAAC Caltagirone

• 2000 Lo strappo del bianco / MAAC Caltagirone

• 2006 L’identità ritrovata / Galleria Roma

• 2009 Un viaggio in Sicilia tra classicismo e barocco / Camera dei Deputati Roma

• 2009 Un viaggio in Sicilia tra classicismo e barocco / Istituto italiano di Cultura Stoccolma

• 2009 Pasqua in Sicilia (mostra collettiva) / Galleria Luigi Ghirri Caltagirone

• 2009 Cento Sicilie (mostra collettiva) / Galleria Luigi Ghirri Caltagirone

• 2012 La Pasqua a Caltagirone (mostra collettiva) / Palazzo dell’Aquila Caltagirone

• 2022 Aghata on the road 2022 (mostra collettiva) / Galleria Arte Moderna Catania

• 2022 Agata. Dall’icona cristiana al mito contemporaneo (mostra collettiva) / Palazzo

dell’Università Catania

• 2022 Mirabili resti. Il tempo, l’attesa, la luce, l’ombra / Museo Civico Castello Ursino Catania

• 2022 Mirabili resti. Il tempo, l’attesa, la luce, l’ombra. Edizone netina / Museo Civico di Noto

• 2023 Flora, fauna e cemento (mostra collettiva) / Museo Civico di Noto

• 2023 Aghata on the road 2023 (mostra collettiva) / Fondazione Oelle Catania

• 2023 #Siamo Agata (mostra collettiva) / Musée Fragonard di Grasse

finissage

soterìa
eternità vestita di carta
di Giorgio Distefano


Volge al termine l'incantevole mostra (che tutti avete molto apprezzato ) presente nella nostra Cappella Neogotica da Dicembre 2022
Vi aspettiamo il 3 GIUGNO, alle ore 19:00, per L'EVENTO CONCLUSIVO della mostra e per la presentazione del CATALOGO eBook che raccoglie i testi scritti, compreso il testo critico di Francesco Piazza, ampliato per l'occasione, nonché le immagini di tutte le opere
All'evento sarà presente anche l'artista Giorgio Distefano che risponderà a tutte le vostre curiosità
Da non perdere
 
Tecnica mista

tra il visibile e l'interiore

di Valeria Patrizi e Giulia Speranza
a cura di Marta Blandini e Elettra Bottazzi

16 dicembre 2022 | 04 giugno 2023


La casa, le relazioni, gli spazi che viviamo, la natura, sono parte di ciò che, quotidianamente, ci circonda. Negli ultimi anni tutto ciò ha avuto maggiore rilievo nelle nostre vite, prendendo maggiore consapevolezza della nostra intimità e del valore del tempo, così come della sua infinita mutevolezza e fugacità. Ogni cosa è soggetta al mutamento e allo scorrere del tempo. Ritrovarsi significa vivere i nostri legami come momento unico, individuale ed intimo. È proprio per questo che ci evolviamo nel corso della vita attraverso connessioni che si rafforzano e consolidano, si perdono o si sgretolano, portandoci, di conseguenza, a realizzarne delle altre. Ci leghiamo a qualcosa o a qualcuno, ci uniamo e ci separiamo, alimentiamo e creiamo nuove relazioni: un intreccio infinito.

In “Tra il Visibile e l’Interiore”, mostra di Valeria Patrizi e Giulia Spernazza a cura di Marta Bandini ed Elettra Bottazzi, le artiste indagano il concetto di legame, entrambe con il proprio linguaggio artistico e la propria interpretazione. Creano opere attraverso una molteplicità di materiali grezzi e sensoriali per rievocare il costituirsi di unioni materiche, per ricordare e ritrovare ricordi ed emozioni.

Valeria Patrizi, lavorando sulla condizione degli opposti, affronta la ricucitura del legame perso, ferito, che scaturisce nell’incontro tra due parti: l’io e l’altro, il noi e la natura. L’artista riflette sul tema ricucendo con il filo e colla pezzi di tele in cotone, e segna, con una matita, la linea sottile tra le opere come congiunzione tra le parti. Come ricordi che emergono e vengono legati l’uno all’altro, rievocano un prezioso spazio di incontro tra essi e la natura. La Patrizi, attraverso il gesto della sutura richiama l’antica tradizione del cucito, elemento caratteristico della vita domestica di un tempo e momento imprescindibile di interazione tra generazioni.

Giulia Spernazza affida la sua ricerca all’utilizzo di materiali della realtà domestica: il cemento bianco, scelto simbolicamente dall’artista, come elemento di costruzione della casa che abitiamo e, quindi, sinonimo di solidità e stabilità; feltri, ovatta e frammenti di indumenti o panni ricamati che, usurati, cristallizzano il tempo e la storia degli affetti che li ha attraversati. Questi elementi fusi in un unico legame, in una unica opera, ci riportano alle corde più intime e familiari del nostro vivere. Le opere della Spernazza immergono lo spettatore nella dimensione degli affetti e della realtà
casalinga entrando in stretto dialogo con la memoria e con i nostri ricordi.
Ph Manuela Giusto

Un continuo processo di risanamento e di rammendo unisce il fare delle due artiste per curare e creare nuovi legami e intrecci tra individui, oggetti e natura, per sancire l’inizio di nuove storie da raccontare.

"Due artiste che, pur nella diversità stilistica e dell’utilizzo dei materiali, si cimentano in una rete di relazioni comunicative date dall’intreccio delle esperienze professionali e umane, mettendo in connessione progetto e manufatto, spirito e materia. Attraverso il canale dell’arte la narrazione riesce così a restituire all’osservatore un’opportunità di riflessione sull’importanza delle relazioni personali."

Fabio Raimondi

Ph Manuela Giusto

giulia spernazza

Giulia Spernazza, (Roma, 1979) nel 2008 si laurea in Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Collabora ed espone in modo permanente presso diverse gallerie, tra le quali la Galleria d’Arte Faber (Roma), la Galleria Artistica (Forlì), AM Studio Art Gallery (Napoli), la Galleria Lazzaro (Genova) e SCD Textile & Art (Perugia). Numerose sono le partecipazioni a premi e mostre collettive e tra le principali nel 2012 si ricordano il Premio Adrenalina 2.0 presso il Macro Testaccio la Pelanda di Roma e la Mostra Collettiva L’Intimo mistico dell’Opera al Museo Centrale Montemartini sempre a Roma. Nel 2013 viene invitata al 64° Premio Michetti La bellezza necessaria, Museo Michetti (Francavilla al Mare) e nel 2014 partecipa ad un’altra edizione del Premio Adrenalina 3.0 presso il Macro Testaccio la Pelanda (Roma). Rilevanti anche le partecipazioni nel 2019 alla mostra collettiva Ex Voto per arte ricevuta presso il Museo Marino Marini (Firenze), al Premio Arteam Cup, Villa Nobel (Sanremo) e alla IV Biennale del libro d’Artista presso la Fondazione Monti uniti di Foggia. Realizza alcune bipersonali, come Il coraggio dell’abbandono alla Galleria d’Arte Faber (2015) e Cosimo presso la Galleria RvB Arts di Roma (2018). Le esposizioni personali invece, annoverano nel 2018 “Natura pura” alla Galleria d’Arte Faber; nel 2020 Strati d’animo, a cura di Anna Lisa Ghirardi, presso il MuSa (Museo di Salò) e Memories to preserve, a cura di Barbara Pavan e Susanna Cati, alla Galleria d’Arte SCD Textile & Art (Perugia); nel 2021 Vulnerabile, a cura di Cristian Porretta, presso la Galleria d’Arte Faber. Nel 2021 realizza un’installazione site-specific per la mostra Terrapromessa, a cura di Barbara Pavan, nell’ambito del Festival IlluminAmatrice. Nel 2022 partecipa alla Mostra The Soft Revolution”, 25WTA World Textile Art, a cura di Barbara Pavan, presso il Museo del Tessile di Busto Arsizio ed espone alla personale “MUTEVOLE”, a cura di Barbara Pavan, presso F’Art spazio arte contemporanea a L’Aquila. Le sue Opere sono state acquisite dal Museo Michetti (Francavilla al Mare) e dalla Civica Raccolta del Disegno di Salò (MuSa).

valeria patrizi

Valeria Patrizi (Roma,1979), la sua formazione è strettamente legata al mondo del restauro. Nel 2016, infatti, ottiene la qualifica di collaboratrice restauratrice di Beni Culturali e nel 2009 conclude il corso triennale di restauro del dipinto e dell’affresco presso la Scuola di Arti Ornamentali “San Giacomo” di Roma. In seguito ad un primo approccio accademico alla pittura, risultato di studi approfonditi presso l’Accademia di Belle Arti della Capitale, Valeria Patrizi ricerca una dimensione pittorica innovativa e personale: una combinazione tra l’essenzialità delle forme unita alla matericità delle grandi tele che vengono lavorate senza telaio e con l’utilizzo di caffè, thè e bitume. Ciò che ne scaturisce è un’attenzione costante alla figura umana, in particolare a quella femminile, portatrice di una verità profonda, in grado di mutare costantemente tra desiderio e concretezza. Oltre alle numerose partecipazioni a mostre collettive e fiere, tra le esposizioni personali si ricordano: nel 2016 "Souvenir" alla galleria Amaneï di Salina; nel 2017 "Una stanza tutta per sé" alla Galleria Nardi di Roma; nel 2018 "Plenitudo" al Museo Diocesano di Caltagirone, "Amor mi mosse" nel Palazzo del Pegaso sede della Regione Toscana a Firenze e "Se fioriscono i melograni"  presso la Fondazione Marco Besso di Roma; nel 2020 "M’è dolce naufragar" al Faro di punta Lingua a Salina e  "Demetra in fiore" in Palazzo Ferretti a Cortona. Nel 2022 realizza la personale "Baja California" presso la galleria Amaneï di Salina e "Donne di Mare", presso VivereArteGallery di Wiesloch (Germania).

 
tecnica mista su carta

soterìa
eternità vestita di carta

02 dicembre 2022 | 3 giugno 2023


La mostra Soterìa - Eternità vestita di carta, che Giorgio Distefano (Ragusa, 1972) presenta al Museo diocesano di Caltagirone dal 2 dicembre 2022 al 31 maggio 2023, propone un percorso con temi e simboli desunti dal linguaggio religioso-popolare, reinterpretati e ricomposti in una dimensione di astrazione estetica e concettuale, partendo dall’utilizzo di cartamodelli per abbigliamento, supporto privilegiato nel lavoro dell’artista.

Gli EX VOTO, i Santi e le visioni presentati in questa occasione, vogliono sfidare l'aria, alludendo al volo leggero e liberatorio che non è consentito all’uomo se non nel sogno. 

Il concetto di Soterìa che la mostra vuole mettere in luce contiene significati ambivalenti che racchiudono anche il senso di attaccamento agli oggetti e al loro potere salvifico, insieme al desiderio di liberazione nella Salvezza, nel tentativo di ri-creare riferimenti visuali che vestano metaforicamente di fragile carta l’inafferabile essenza dell’Eternità. 

L’evento inaugurale si terrà presso la Quadreria del museo alle ore 17:00 del 2 dicembre 2022, alla presenza del Vescovo Mons. Calogero Peri, del Sindaco Fabio Roccuzzo, del direttore del Museo don Fabio Raimondi, del direttore dell’Archivio e della Biblioteca Francesco Failla, dell’assessore alla cultura Claudio Lo Monaco, dell’autore del testo critico Francesco Piazza e dell’artista Giorgio Distefano.


Il cartamodello si configura nella sua duplice natura: quella ludica, come rappresentazione di un microcosmo retto da regole che sovvertono le logiche dell'uso comune e quella metageografica, che lo assimila ad una mappa emotiva che guida lo sguardo attraverso i sentieri impervi della vita, in cui si attua l'eterna disputa tra religione e ragione, tra virtù e peccato, tra fede e agnosticismo."

     Francesco Piazza


Esperienza e narrazione sono il binomio che attraversa questa mostra allestita all’interno della Cappella neogotica già ricca di simboli e ‘memoriali’. Le opere di Giorgio Distefano racchiudono il desiderio di evocare il racconto di guarigione che molti uomini e donne di fede hanno avuto la fortuna di sperimentare nella loro vita, espresso con le categorie dell’estro dell’Artista."

    Fabio Raimondi

giorgio distefano

Giorgio Distefano è nato a Ragusa nel 1972 e ha frequentato e conseguito il diploma all’Accademia di Belle Arti di Firenze, città dove tuttora vive e opera.

In seguito agli studi e dopo avere praticato per diversi anni l’attività di scenografo e costumista, collaborando con compagnie di teatro di ricerca e di danza, ha concentrato la sua ricerca sulla pittura. Questa ricerca si muove in senso trasversale, afferrando stimoli e suggestioni provenienti dall’approfondimento e dalla costante curiosità per le tecniche, nonché dallo studio della resa materica e dei valori ottici legati alla distanza e al senso di astrazione contenuto nella figurazione.

I temi che hanno dominato questo percorso hanno a che fare con il Mediterraneo e i suoi svariati ambiti culturali. lo studio del paesaggio e dei suoi inevitabili intrecci con gli insediamenti umani vuole evidenziare, da un lato, l’inevitabile perdita di identità territoriale - nell’abuso e nelle superfetazioni architettoniche che uniformano le specificità dei luoghi - dall’altra parte, la caratterizzazione degli stessi, nella mescolanza contraddittoria di stilemi, simbologie e dominanze naturali ineluttabili.

La sua sperimentazione tecnica varia dall’utilizzo di colori a olio, stucchi e acrilici su tela e tavola, alla carta, nello specifico quella dei cartamodelli per abbigliamento, utilizzati in maniera “impropria”, sfruttando la forza della geometria prestampata come base di partenza per la “messa a modello” di luoghi- ritratto, evocati dalla memoria e ancorati all’attesa e all’aspettativa di una trasfigurazione pittorica inesorabile. l fascino della geometria, nascosta o palesata, si fonde così ad atmosfere pittoriche brumose e contrastate, nella profondità di visioni sospese in un misterioso labirinto di segni.

Ha tenuto diverse mostre personali in gallerie e spazi pubblici e privati, in Italia e all’estero, tra cui il Museo della Cultura Bizantina di Salonicco - Grecia; Zit-Dim Art Space di Tainan - Taiwan; Museo di Arte contemporanea Palazzo Belmonte-Riso - Palermo; Phoenix Ancient City Museum di Fenghuang, Hunan - Cina; Parlamento Europeo di Bruxelles - Belgio; Casa Danzante di Praga - Repubblica Ceca; Art Hotel di Zamosh - Polonia; Agora|Z Palazzo Strozzi a Firenze; KPMG a Milano; Palazzo Montesano a Chiaramonte Gulfi; Palazzo Zacco a Ragusa; Cantine Florio di Marsala(TP); Gran Caffè Letterario Giubbe Rosse a Firenze; Palazzo Farnese di Ortona - Chieti; Galleria Civica Franco Libertucci di Casacalenda (CB).

Ha preso parte a numerose collettive, residenze d’artista e rassegne in Italia e all’estero tra cui si segnalano Italian contemporary Art of cross-cultural vision, a cura di Zhang Yidan a Fenghuang - Cina; “Who can give us Peace, International Union of Artists for Peace” al Parlamento Europeo di Bruxelles; WAAG - We are all Greeks, mostra per il bicentenario dell’Indipendenza greca, a cura di Francesco Piazza, Museo della Cultura Bizantina - Salonicco, Grecia | Museo d’Arte contemporanea Palazzo Belmonte Riso - Palermo; Visioni Oblique - Libri d’artista, Libri oggetto, Fototesti per il Belìce, a cura di Cristina Costanzo, Museo delle Trame Mediterranee Fondazione Orestiadi - Gibellina (TP); “Alter - Volti di luce e terra”, a cura di Martina Cavallarin, Giusi Diana, Eleonora Frattarolo e Cecilia Freschini, a Chiaramonte Gulfi.

Nel 2017 è stato selezionato per il progetto “Giovani artisti a confronto. Cina e Italia”, a cura di AACI Italia, presso l’ART A.C. Museum di Pechino.

E stato finalista Arteam Cup Contemporary Art Prize, II ediz. Palazzo del Monferrato - Alessandria; finalista Premio Carlo Bonatto Minella 2015 - Rivarolo Canavese, Torino e Praga; terzo classificato Premio Janua, Museo di Sant’Agostino di Genova; menzione e finalista Premio Cromica 2012 - Bibbiena (AR); finalista Biennale Premio Artemisia - Falconara (AN); finalista Premio Occhi per l’Arte contemporanea – Migliarino (FE); primo premio della critica alla pittura, LVI edizione del Premio per l’Arte contemporanea Basilio Cascella (Palazzo Farnese, Ortona - Chieti).

Sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche in Italia e in Europa e inoltre negli Stati Uniti, Emirati Arabi e Cina.

Mostre personali:

2022: Dialogo Inverso: Orientarsi tra le macerie. Giorgio Distefano | Ettore Pinelli, a cura di Mattia Lapperier, Galleria Cartavetra - Firenze

2020: The Emotional Maps, a cura di Singintherain.Studio, presso ZIT-DIM Art Space Gallery di Tainan - Taiwan

2019: Fogli di Pietra, catalogo con testo critico di Antonella Huber, a cura e presso galleria Cartavetra - Firenze

2018: Geografie sentimentali - Giorgio Distefano e Marilina Marchica, a cura   di Cristina Costanzo, 091 Art Project C/O Rizzuto Gallery - Palermo

          Geografie dell’anima, a cura di Sergio Tossi, Egg Visual Art - Livorno

2017: La rosa dei venti - Giorgio Distefano e Flavia Robalo, galleria Sensi Arte, Colle di Val d’Elsa (SI) 

            Emotional Maps, a cura di Ciro Inserra, Over Art Studio - Empoli (FI)  

          Ex Voto Suscepto, a cura di Michele Bellamy Postiglione, presso Studio Bong - Firenze     

2016: Cartografie, Giorgio Distefano - Francesco Chiacchio, doppia personale presso galleria Cartavetra - luogo per le arti, Firenze

          Giorgio Distefano in KPMG, Art Corner MARCOROSSI Arte Contemporanea, testo critico a cura di Antonio D’Amico, presso KPMG - Milano

          Human Landscape, a cura di Forme Art, Cantine Florio, Marsala - TP    

2014: Isola in luce, a cura di Teresa Lucia Cicciarella, Palazzo Montesano - Chiaramonte Gulfi (RG); Palazzo Zacco - Ragusa

          Stati di luce, Agora|Z Palazzo Strozzi, Mandragora, presentazione a cura di Teresa Lucia Cicciarella - Firenze

2013: Forme Rivelate, a cura di Caterina Toschi, Co2 Atmosfera Creativa, Firenze

2012: La prospettiva dell’arancia, Diladdarte 2012, Dhai Studio Atelier -  Firenze

2011: In viaggio, Gran Caffè Letterario Giubbe Rosse – Firenze

2010: Le stanze comunicanti-5 Premio Italia per le Arti Visive di Eco d’Arte Moderna, Ex Fornace Pasquinucci, Capraia Fiorentina (Firenze)

2009: Terra e Cielo, Albergaccio del Machiavelli, Sant’Andrea in Percussina, (FI)

Principali esposizioni e partecipazioni:

2022: ΓΗ ΜΝΗΜΗΣ - In memory land, 100 anni dalla catastrofe dell’Asia minore, a cura di Francesco Piazza, Museo dei Profughi, Neapolis-Sykeon - Salonicco, Grecia

          Frazioni di infinito, a cura di Giovanni Scucces, SACCA - Contenitore di sicilianità, Pozzallo (RG)
        Inside the Myth, a cura di Francesco Piazza, con il contributo dell’Istituto di Cultura di Atene e della Comunità Ellenica Siciliana Trinacria, Mulino di Pappas, Larissa - Grecia

          Visioni Oblique - Libri d’artista, Libri oggetto, Fototesti per il Belìce, a     cura di Cristina Costanzo, Museo delle Trame Mediterranee Fondazione Orestiadi - Gibellina (TP)

            MuziArt Taipei 2022, a cura di Studio Singintherain, Sheraton Gran Hotel Taipei - Taiwan

              Around the Sun | Attorno al Sole, a cura di Badia Lost & Found, Palazzo Beneventano - Lentini (SR)        

2021: WAAG - We are all Greeks, mostra per il bicentenario dell’Indipendenza greca, a cura di Francesco Piazza, Museo della Cultura Bizantina - Salonicco, Grecia | Museo d’Arte contemporanea Palazzo Belmonte Riso - Palermo

          Spring Collection, a cura e presso CRAG Home Gallery - Torino

          Spring Contemporary Art Salon, Auction Center, Taipei - Taiwan

          Pond Exhibition - Blue, a cura di Studio Singintherain, Garden City Bookstore, Taipei - Taiwan

2020: 40 days - Artisti in quarantena, a cura di Mattia Lapperier, Associazione Quasi Quadro - Torino

Uno per ciascuno, a cura di e presso galleria Cartavetra – Firenze

Zines – Sicily in twenty zines, a cura di Giuseppe Mendolia Calella,

Eglise - Palermo

2019: Venti Contemporanei, Festival di arte contemporanea, II ed. a cura di Virginia Glorioso, Cereggio (RE)      

          Migliandolo Arte Contemporanea, residenza artistica a cura di Lorenzo Canova e Claudio Mogliotti, presso Antica casa Nebiolo, Migliandolo

          Icone. Tradizione/Contemporaneità, a cura di Francesco Piazza e Giovanni Travagliato, Museo Diocesano di Monreale, Palermo

          Segno Contemporaneo, a cura di Yuan Leping, presso Museo Bellini - Firenze e DingYuan International Art Center - Pechino, Cina  

          La risposta dell’amore, a cura di Francesco Piazza, Cantieri Culturali della Zisa - Palermo  

2018: Rebis - Materia prima, a cura di Cartavetra, all’interno del progetto Hidden-Hub, organizzato da Ashtart Creative, in partnership con ArtVerona, Palazzo Contarini Vanzetti - Verona

          Italian Contemporary Art of cross-cultural Vision, a cura di Zhang Yidan e Ye Wenzhi, Museo dell’antica città di Fenghuang, Hunan - Cina           

          ACINQUE. Un archivio di Immagini e parole per la Sicilia, a cura di Balloon - Giuseppe Mendolia Calella, Oratorio di San mercurio, Palermo

          Ad Oriente, a cura di Annamaria Restieri e Giorgio Cattani, Fabula project, Ferrara

          ToskaniArte, a cura di Joanna Brzescinska-Riccio e Giuseppe Joh Capozzolo, Arte Hotel di Zamosc - Polonia

          Rosy for ever #manifistinu, a cura di Francesco Piazza, Border Line - Palermo

2017: Omaggio a Salvo Monica, a cura di Francesco Lauretta, ex chiesa di Sant’Anna, Ispica - RG                              

2016: Sfacciati, a cura di Andrea Guastella, Palazzo Zacco – Ragusa

          Giovani artisti a confronto. Cina e Italia, a cura di AACI Italia, ART A.C.Museum di Pechino, Cina

            Spazi. Dentro e fuori i limiti, a cura Barbora Mastrlovà, Galleria Art Salon S, Casa Danzante di Praga - Repubblica Ceca

2015: Kosmos, progetto a cura di Site Specific, Museo del campanile di Santa Maria la Nova - Scicli (RG)

          ART PRIZE CBM, Premio Carlo Bonatto Minella, III ediz. Torino - Praga - Londra, a cura di Areacreativa 42, Rivarolo Canavese - Torino

            La camicia nell’arte e nel linguaggio, a cura di CNA Marche, La Congrega e Librare, Museo Archeologico Nazionale delle Marche - Ancona

2015: Who can give us Peace, Mostra Internazionale delle Opere degli Artisti per la Pace, Spazio Yehudi Menuhin, Parlamento Europeo di Bruxelles - Belgio

2014: Dalle Tenebre alla Luce, Sovrintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Ragusa, Ex Cinema Ideal, Ragusa (RG)

2014: #collettiva.5, spazio.aperto.artecontemporanea, Lipari (ME)

          Mani, Spazio Ben pop-up Gallery, San Gimignano – Siena

          International Art Prize Janua, collettiva dei finalisti, Museo di Sant’Agostino – Genova

2013: ORADARIA, a cura di Michele Bellamy Postiglione, Ex Carceri al Castello, Lipari - Messina

          Fondazione Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights, esposizione permanente area accoglienza - Firenze          

2012: 50’s to 70’s, collettiva Galleria Mercurio Arte contemporanea, Viareggio (Lucca)         

        En touto Nika, Galleria Merlino, Ex Murate, Firenze

        XI/XII B.C. International Art Festival Ar[t]cevia, collettiva Premio B. Cascella, Sala Ex cappuccini, Arcevia - Ancona

        Collettiva del Premio Cromica II Edizione, Palazzo Comunale Bibbiena, Arezzo

        Collettiva del Concorso di pittura Merlino, I edizione, Galleria Merlino Bottega d’Arte, Complesso delle Murate, Firenze

        Collettiva del Premio Cascella LVI Edizione, Palazzo Farnese, Ortona-   Chieti

       Collettiva del Premio per l’Arte contemporanea Paola Occhi I edizione, Migliarino – Ferrara

2011: Teleporto - Arte fuori onda, Aula del Mare – Ancona

        XLI Mostra all’aperto Gruppo Donatello, Firenze

        Installazione collettiva per i 150 dell’Unità d’Italia, Spazio IAC,   Impruneta -FI

        URBANA! -L’Arte, la città, le idee- a cura di ArteOltre, Caffè Letterario, Roma

2010: Acquisizione dell’opera Veduta da parte della Galleria di Arte moderna     e contemporanea Telesiamuseum, Comune di San Roberto (RC)        

        Concorso per il Centenario della Fondazione del Manifesto Futurista, partecipazione e terzo premio al Caffè Giubbe Rosse, Firenze

          

Premi e riconoscimenti:

2016: Finalista Arteam Cup Contemporary Art Prize, II ediz. Palazzo del Monferrato - Alessandria

2015: Finalista Premio Carlo Bonatto Minella, III ediz. Torino - Praga - Londra, a cura di Areacreativa 42, Rivarolo Canavese - Torino

2014: Terzo premio nella I Edizione dell’International Art Award Janua, Museo di Sant’Agostino – Genova

2013: Vincitore del Concorso per la realizzazione del Palio dipinto per il CX Balestro del Girifalco, Società dei Terzieri Massetani, Massa Marittima - Grosseto

2012: Primo premio della critica alla pittura Premio per l’Arte contemporanea   Basilio Cascella LVI edizione, Palazzo Farnese, Ortona - Chieti

           Menzione speciale della critica Premio Cromica II edizione, Bibbiena -     Arezzo

          Terzo premio Concorso di pittura Merlino, I edizione, Galleria Merlino Bottega d’Arte, Complesso delle Murate - Firenze 

          Finalista Premio per l’Arte contemporanea Paola Occhi, I edizione       Migliarino - Ferrara

          Finalista Biennale Premio Artemisia 2012, Mole Vanvitelliana, Ancona

2010: Finalista e terzo premio Concorso per il Centenario della     Fondazione del Manifesto Futurista, Gran Caffè Giubbe Rosse -     Firenze  

2009: Finalista e premio mostra personale XXIV edizione Premio Italia per le   Arti Visive, Ex- fornace Pasquinucci, Capraia, Firenze

Collezioni:

Phoenix Ancient City Museum di Fenghuang, Hunan – Cina

International Union of Artists for Peace, Pechino – Cina

Galleria Civica Franco Libertucci di Casacalenda – Campobasso

Galleria di Arte moderna e contemporanea Telesiamuseum, San Roberto - Reggio Calabria       

Gran Caffè Letterario Giubbe Rosse, Firenze

Giorgio Distefano

Via Sallustio Bandini, 4   50134 - Firenze

Cell: +39 328 8495667   Email: giodistefano@hotmail.com

P.I: 01394320889

Sito Web: giorgiodistefano.wix.com/giorgiodistefano


fotografia d'autore

l'arte dell'incontro
la fotografia brasiliana contemporanea

16 ottobre | 18 dicembre 2022

La fotografia d'autore brasiliana approda al museo diocesano con un elenco d'autori di tutto rispetto: Marcio Scavone, Ulla von Czékuz, Danny Bittencourt, Uiler Costa Santos e Márcia Charnizon al primo turno dal 16 ottobre ed Eustáquio Neves, Ilana Bar e Delfina Rocha dal 20 novembre al 18 dicembre 2022.

MAIOLICHE DEVOZIONALI

LE QUARTARE VOTIVE
DELLA MADONNA DEL PONTE


27 maggio | 22 agosto 2022
Cappella Neogotica del Museo Diocesano Caltagirone


Dopo l’inaugurazione della mostra permanente della corona aurea avvenuta il 25 marzo scorso presso la sezione mariana del Museo diocesano, adesso si aggiunge un’importante tappa del progetto pastorale e culturale sulla devozione mariana in Caltagirone, che sarà presentato in occasione di una giornata di studi presso la Quadreria del Museo il prossimo 27 maggio 2022 alle ore 17:30. A seguire presso la Cappella neogotica, sarà inaugurata la mostra “Le Quartare votive della Madonna del Ponte” provenienti dall’omonimo Santuario diocesano. I manoscritti, i documenti e le pubblicazioni di testimonianze di grazie e miracoli saranno esposti nella sezione archivistica e libraria.


Un usanza molto sentita è costituita dall’offerta di una “quartara” , su cui è raffigurata la Madonna del Ponte o la sua apparizione, da parte dei ceramisti calatini, che in questo modo, a turno, dimostrano la loro devozione per la Regina del Ponte.

Don Francesco Di Stefano

Video racconto dell'apparizione

A cura dell'Ufficio diocesano per le Comunicazioni Sociali

COMPAGNIA DEGLI ARTISTI

VERBA MANENT

DEVOTIO | BOLOGNA, 19-21 GIUGNO 2022

Domenica 19 giugno 2022, il Museo Diocesano Caltagirone sarà coinvolto nella mostra Verba Manent, dedicata al tema della "Parola" che si inaugurerà nel contesto di Devotio, l'esposizione internazionale di prodotti e servizi per il mondo religioso che si tiene annualmente presso BolognaFiere.
La mostra Verba Manent, che conta sulla collaborazione di 7 istituzioni ecclesiastiche e 11 artisti contemporanei, propone opere di arte del presente indagando il rapporto tra parola e immagine.
L'evento è promosso dalla "Compagnia degli Artisti", gruppo nato nel 2021 con l'obiettivo di condividere le proprie conoscenze, creando momenti pubblici di riflessione e dibattito, organizzando eventi espositivi e aprendosi a nuove collaborazioni e contributi.

Orari di visita: 19-21 giugno | ore 9:30-18:00


FOTOGRAFIA D'AUTORE

BLOCCO 200 ANIME SOSPESE

Arianna Di Romano e i ragazzi della Casa Circondariale di Caltagirone


10 dicembre 2021 | 27 febbraio 2022
Sale Argenti e Paramenti


La dove non è permesso osservare dall’esterno questa mostra ci permette invece di avere uno sguardo dal punto di vista di chi è obbligato dalla giustizia a vivere dentro le chiusure rappresentate dalle potenti strutture in cemento armato. Un modo per suscitare la riflessione su questa realtà che si pensa lontana, ma che invece è a due passi da noi e merita la nostra attenzione. In un tempo dell’anno tra i più sentiti dalle nostre comunità come il Natale, il nostro cuore dovrebbe fare spazio al Signore che viene, accogliendolo soprattutto in quelle persone che maggiormente vivono situazioni di disagio e fragilità.

don Fabio Raimondi


PITTURA

DONATION
LA MACROTUMIA DI DIO DALLE MANI DI EMADI

Il Museo diocesano, nel contesto delle attività culturali del MAB, si prepara a vivere un altro evento legato all’arte contemporanea del nostro territorio con la mostra della generosa donazione dell’artista calatino Emanuele Di Stefano in arte Emadi.


9 aprile | 15 maggio 2022
Cappella Neogotica
Ancora una volta l’arte ci consente di penetrare il mistero della redenzione, attraverso le mani sapienti di Emadi che, attraverso i tratti semplici e i colori accesi delle sue opere, consente all’osservatore di entrare con immediatezza nella narrazione artistica del rappresentato.

   Don Fabio Raimondi

info

Il Museo diocesano, nel contesto delle attività culturali del MAB, si prepara a vivere un altro evento legato all’arte contemporanea del nostro territorio con la mostra “DONATION. La macrotumia di Dio dalle mani di Emadi”, frutto della generosa donazione dell’artista calatino Emanuele Di Stefano in arte Emadi.

Sono 17 le opere a tema sacro — 2 con la tecnica dell’olio su tela e tavola e 15 pastelli a olio su cartoncino — con le quali l’artista vuole esprimere la sua gratitudine nei confronti dell’Amore attraverso il sacrificio del Figlio di Dio.

Donation esprime, infatti, il duplice significato della donazione dell’artista al Museo e del Dono di sé da parte di Cristo Gesù, secondo il concetto biblico di “macrotumia”, ovvero il sentire in grande di Dio tradotto più semplicemente con il termine di magnanimità. Ancora una volta l’arte ci consente di penetrare il mistero della redenzione, attraverso le mani sapienti di Emadi che, attraverso i tratti semplici e i colori accesi delle sue opere, consente all’osservatore di entrare con immediatezza nella narrazione artistica del rappresentato.

La mostra allestita nella Cappella neogotica sarà fruibile dal 9 aprile al 15 maggio 2022.

L’evento inaugurale si terrà presso la Quadreria del Museo sabato 9 aprile 2022 alle ore 17:30, proprio alla vigilia della Settimana Santa come tempo propizio per riflettere sul Dono d’Amore più affascinante della storia.


letteratura | ceramica | pittura

iubilea
sturzo in omaggio a dante

santina grimaldi | Emanuele Guzzardi
visioni della comedìa di alighieri


19 dicembre 2021 | ore 17:30

Cappella Neogotica del Museo Diocesano


A partire dagli scritti che Sturzo dedica alla Divina Commedia, da lui stesso definita come la più singolare tra le opere d’arte del genio umano, è stata pensata una mostra in cui le “parole dantesche” del sacerdote di Caltagirone introducono opere d’arte contemporanea in ceramica e pittoriche. Le sculture appositamente realizzate dall’artista Santina Grimaldi capace di plasmare la materia in forme visionarie e oniriche, sono accostate alle opere pittoriche di Emanuele Guzzardi che, con i suoi linguaggi astratti, fa immergere nell’immaginario che oltrepassa la stessa cifra dantesca, lasciando che il visitatore entri direttamente in relazione con le opere e con quello che esse vogliono comunicare.

Don Fabio Raimondi


Le riflessioni che Sturzo dedica a Dante non sono mai occasionali digressioni ma attraversano gran parte del pensiero e dell’ideologia del sacerdote calatino. L’amore per la patria, la dura esperienza dell’esilio, i rapporti tra potere temporale e potere spirituale, la poesia come sublime arte per rappresentare la perenne universalità dell’uomo, sono temi danteschi che Sturzo riprende spesso nei sui scritti (La vera vita, Problemi spirituali del nostro tempo, Chiesa e Stato) e nei carteggi con il fratello Mario, fino a dedicare ben tre saggi, di cui uno in inglese, alla propria visione della poesia della Divina Commedia. Conoscere questi scritti ci consente di comprendere più a fondo la straordinaria fecondità e il vigore intellettuale di Luigi Sturzo.

Francesco Failla


Fotografia d'autore

storie di donne e varia umanita'

17 ottobre | 5 dicembre 2021

Storie di Donne e varia Umanità è il tema della 13a edizione del MED PHOTO FEST 2021. La condizione umana e gli elementi più reconditi della società raccolti nei frame degli autori presenti in calendario da venerdì 17 ottobre a domenica 12 dicembre 2021. Il grande evento dedicato al medium fotografico tornerà ad animare le città di Catania, Caltagirone, Siracusa e Noto. Una serie di mostre personali, affiancate da un ricco programma di workshop, seminari, concorsi e incontri con gli autori, dislocate in sedi diverse come la Galleria di Arte Moderna del Comune di Catania, le Cucine dell’ex Refettorio (Aula Magna) e il Coro di Notte dell’ex Monastero dei Benedettini - sede del dipartimento Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Catania - il Museo Diocesano di Caltagirone, i Bassi di Palazzo Ducezio di Noto e la Fototeca siracusana. Un percorso esplorativo per immagini celebrato dal più potente mezzo di comunicazione del nostro tempo, la fotografia.


pittura

salvatore santoddì

di Salvatore Santoddì

24 settembre | 10 ottobre 2021

Un percorso all'inverso dove dal libro nasce la mostra! Si tratta di 14 opere dell'artista Salvatore Santoddì, scelte tra quelle pubblicate nel suo recente libro che racconta la sua vita, il suo pensiero e la sua arte, edito da "L'Inedito Letterario". Ancora abbastanza giovane per parlare di un'antologica, la mostra allestita nella Sala dei Paramenti del Museo diocesano mette tuttavia in risalto i diversi periodi di produttività dall'Artista, che parte dalle cromie molto calde e tenui del primo periodo, attraversando soggetti paesaggistici e scorci di vita quotidiana, per arrivare alle tinte accese dei nudi della fase contemporanea fortemente simbolica, lasciando trapelare la sensibilità umana e spirituale di Santoddì, che si ritrae in alcune delle opere in mostra.


disegno

mind games two

di Benedetto Tartamella

18 settembre | 3 ottobre 2021

Nella cornice suggestiva e accogliente del Chiostro del Palazzo Vescovile il prossimo 18 settembre alle ore 18:30, alla fine della presentazione del libro "Fiori nel deserto", verrà inaugurata la mostra di Benedetto Tartamella dal titolo “MIND GAMES TWO” a cura di Nancy La Malfa.
Quindici opere dell’Artista palermitano allestite all’interno della sezione degli Argenti del Museo, in dialogo con gli oggetti creati per il culto e la liturgia, a sottolineare come la vita di fede non si distanzia affatto dalla vita concreta delle persone, fatta di segni esteriori e di interiorità.
L’evento inaugurale sarà presentato da don Fabio Raimondi, alla presenza della curatrice Nancy La Malfa e dell’Artista Benedetto Tartamella. Seguirà la visita guidata dall’Autore.
La presentazione della mostra sarà in diretta streaming sul canale YouTube della Diocesi di Caltagirone a cura dell’Ufficio diocesano per le Comunicazioni Sociali, diretto da don Michelangelo Franchino.
FOTOGRAFIA D'AUTORE

monaxiá
MASCHILI SOLITUDINI OLTRE LE PAROLE

18 LUGLIO | 26 SETTEMBRE 2021

La Diocesi di Caltagirone, attraverso il progetto MAB che vede coinvolte gli Istituti culturali diocesani (Museo, Archivio e Biblioteca), propone per il periodo estivo la mostra MONAXIÁ. Maschili solitudini oltre le parole di Giovanni Canfailla.  
In un tempo come quello che stiamo vivendo in cui si può essere in contatto con familiari, amici e conoscenti anche a distanza attraverso le tecnologie multimediali, nonostante si sia incrementato in maniera significativa il ventaglio delle connessioni tra le persone, si registra ancora tanta solitudine spesso celata dietro l’apparenza di una forza e benessere che non corrispondono alla realtà della vita. È certamente il caso di molti uomini che vivono il disagio della perdita del lavoro, del dramma delle separazioni, di abbandoni, tradimenti o ancora di discriminazioni per l’orientamento sessuale: riflettere su questo tema è lo scopo degli scatti del fotografo Calatino.
«Attraverso la Fotografia, linguaggio universale della famiglia umana — sottolinea Canfailla autore delle foto in mostra — si possono condividere speranze ma anche disperazioni altrui, per diventare testimoni consapevoli dell’umanità e della disumanità. Una chiave di lettura dell’uomo dei nostri giorni, più intima ed emozionale, per spingere il visitatore a riflettere sulla fragilità dei rapporti affettivi di questo secolo, con la speranza di poter abbattere certi stereotipi, distorti da canoni di forza e di prestanza, affinché tutti, uomini e donne, possiamo avere una concezione più profonda, etica e compassionevole nel modo di intendere e di vivere la relazionalità e la sessualità, in quanto tutti appartenenti, con la medesima dignità al genere umano».
La mostra fotografica MONAXIÁ allestita nella Cappella neogotica del Museo diocesano sarà inaugurata domenica 18 luglio 2021 alle ore 20:30 presso il Chiostro del Palazzo Vescovile. L’evento inaugurale che si pone proprio come anticipazione e introduzione emotiva alla mostra vede un Reading di Enzo Mauro su un testo a cura di Francesco Failla, direttore dell’Archivio e Biblioteca diocesani, accompagnato dalle suggestive sonorità del music performer Steev Lemercier.
Saranno presenti il Vescovo di Caltagirone Calogero Peri, il Sindaco di Caltagirone Gino Ioppolo, l’artista Giovanni Canfailla e Domenico Amoroso che interviene con un testo critico. Presenta Don Fabio Raimondi, direttore del Museo diocesano.

 

med photo fest 2020


fotografia e solidarieta'

In un tempo di chiusure causate dall’emergenza sanitaria in corso, il Museo diocesano vuole essere un segno di speranza ospitando la dodicesima edizione del Med Photo Fest organizzata dall’Associazione culturale Mediterraneum, che sceglie la Cappella neogotica come sede principale del Festival.

Fotografia e Solidarietà” il titolo di questa XII edizione che raccoglie un progetto di Maurizio Galimberti dedicato alla bellezza femminile dal titolo “La Carezza”. Così recita il comunicato stampa del progetto originario: «Riutilizzare le immagini per inserirle in un nuovo contesto che ne cambi il significato: da qui è partito Maurizio Galimberti, instax Ambassador e icona della fotografia istantanea globale, per trarre ispirazione per questa mostra realizzata insieme a Fujifilm, leading player nella mammografia digitale, nell’ambito dei suoi progetti di divulgazione e di sensibilizzazione sulla prevenzione del tumore al seno e della campagna “Never Stop”».

Insieme alle opere di Galimberti, le sale Argenti e Paramenti del museo ospiteranno la “Mediterraneum Collection” dell’Associazione catanese che mostra gli scatti di tanti fotografi che amano la nostra Isola e che hanno fatto da protagonista nella raccolta fondi a vantaggio delle famiglie e delle persone sole, che si trovano in difficoltà a causa dell’emergenza Covid-19 e del conseguente disagio economico.

«La foto d’Autore — afferma don Fabio Raimondi, direttore del Museo diocesano — ormai da anni è entrata a far parte delle proposte culturali del nostro Museo. Essendo espressione di “istanti di vita” catturati nello spazio e nel tempo per raccontare l’esistenza attraverso sfaccettature che ne esprimono tutta la sua concretezza, il Med Photo Fest si sposa molto bene con il progetto culturale diocesano che ha come priorità la cura pastorale della persona umana, come si può chiaramente dedurre dal titolo scelto per questa dodicesima edizione del Festival»


La presentazione e inaugurazione delle mostre con la partecipazione di Maurizio Galimberti, sarà trasmessa in diretta streaming sabato 12 dicembre alle ore 12,00 sul canale YouTube della Diocesi di Caltagirone.

Il link per il collegamento sarà postato sul sito della pagina Facebook della Diocesi trenta minuti prima dell’inizio della diretta.

fotografia d'autore

la carezza

Il progetto “La Carezza” realizzato per la campagna “NEVER STOP” di Fujifilm dall’artista Maurizio Galimberti esposto al Med Photo Fest

12 dicembre 2020 | 31 gennaio 2021

Prorogata fino al 12 marzo 2021

 “La Carezza”, rilettura a cura di Maurizio Galimberti di alcune immagini femminili iconiche realizzate nella prima metà del ‘900 dagli autori Paul Outerbridge e Man Ray, in chiave contemporanea a voler rievocare la bellezza delle donne senza tempo, sarà ospite del Med Photo Fest dal 12 dicembre sino a fine gennaio in tre location: prima presso la Cappella Neogotica del Museo Diocesano di Caltagirone e successivamente negli spazi espositivi della Galleria d’Arte Moderna di Catania e della Fototeca di Siracusa. Il festival è un evento internazionale dedicato alla fotografia d’autore diffuso tra Catania, Caltagirone e Siracusa giunto alla dodicesima edizione.


fotografia d'autore

settantacinque foto per l'emergenza covid-19

Mediterraneum Collection

12 dicembre 2020 | 31 gennaio 2021
Prorogata fino al 5 marzo 2021
pittura

benedetto poma
la teoria delle trasparenze

Antologica
a cura di Carmen Bellalba

23 luglio 2020 | 07 novembre 2021

Dalla Tavola di Vrancke Van der Stockt al Silenzio di Dio di Benedetto Poma, il passo è breve. Un incontro fortunato fra la celeberrima opera fiamminga Il Trono di Grazia — oggi custodita al Museo Diocesano di Caltagirone — e il maestro Poma che ne trae ispirazione per Il Silenzio di Dio.

Ne nasce, quasi come una logica conseguenza l’opera ultima, solo in ordine di tempo dell’artista catanese. Il Silenzio di Dio è quasi l’alter ego (se si vuole azzardare il termine), la parola successiva, del Trono di Grazia e non una mera ripresa di essa stessa.

Dal trono in cui siede glorioso nella Tavola di Van der Stockt, Dio adesso, nell’opera di Poma si ritrae, arretra, sparisce, non è più a reggere quel figlio appena sacrificato per il mondo. Tace Dio, nel fragore di un mondo scomposto, impazzito, ma la sua corona regale è lì sospesa a ricordare la sua eterna maestà e misericordia. La corona di Dio che si contrappone alla corona di spine di Cristo, corona del patimento ed emblema del potere salvifico scaturito dal sacrificio.

Da questa meravigliosa conversazione senza tempo le due opere s'incontrano formando un ponte immaginario fra ieri e oggi, tra il mondo com’era e com’è.
Da tutto ciò nasce l’idea di incorniciare il Silenzio di Dio con una antologica sulla lunga carriera del maestro Poma. Attraverso l’esposizione di alcune delle opere più rappresentative al fine di accompagnare lo spettatore alla conoscenza dell'incredibile parabola artistica di uno dei più significativi artisti del nostro panorama culturale.

Carmen Bellalba


Fotografia d'autore

Oltre

di Salvatore Piluso
a cura di Federica Alba Di Raimondo

21 dicembre 2019 | 5 luglio 2020

La mostra Oltre di Salvatore Piluso a cura di Federica Alba, che così afferma: «La fotografia di Salvatore Piluso, dal 21 Dicembre per la prima volta in una personale al Museo Diocesano di Caltagirone, dopo le capillari e recenti esperienze allestite nella sua giovanile Bologna, possiede il magnetismo della Geografia e la deflagrazione della Storia: attraverso il suo obiettivo ci restituisce la misura della Contemporaneità».

Alla presentazione sono intervenuti l’artista e la curatrice che hanno introdotto alla visita della mostra.

Pittura

dialogo

Le porte del Mediterraneo
di Lucia Stefanetti

14 dicembre 2019 | 12 gennaio 2020

Dopo le esposizioni realizzate nelle diocesi di Agrigento e di Acireale, la mostra Dialogo. Le Porte del Mediterraneo dell’artista Lucia Stefanetti approda a Caltagirone il 14 dicembre presso la Quadreria del Museo diocesano. La mostra si colloca come esperienza di ecumenismo in cui le tre religioni monoteiste si pongono come opportunità di approfondimento e riflessione, proponendo una possibile alternativa di dialogo affidata alle donne.

All’inaugurazione è stata presente l’artista, autrice dell’opera.

Presepe artistico

Stupor firmamenti

Allestimento del Presepe di Bongiovanni Vaccaro

6 dicembre 2019 | 12 gennaio 2020

La mostra dal titolo Stupor firmamenti è dedicata al Presepe allestito attraverso un concept del tutto innovativo. Le statuette in terracotta del Bongiovanni Vaccaro, infatti, sono allestite all’interno della suggestiva cornice della Cappella neogotica. Un percorso in cui l'annuncio degli angeli ai pastori ci spinge a destarci per osservare il cielo. Sarà la luce delle stelle a condurci nella ricerca del Dio-Bambino attraverso un’esperienza visiva, in cui si alternano opportunità di ascolto, di silenzio e introspezione. All’inaugurazione sono intervenuti il Vescovo di Caltagirone Mons. Calogero Peri, l’Assessore alla Cultura Antonino Navanzino e Giacomo Vaccaro, uno degli eredi della famiglia degli artisti calatini autori di molte delle opere presenti nel nostro territorio.

Medphotofest 2019

12 ottobre | 28 novembre 2019

Sicilia Imago Mundi

Il MED PHOTO FEST è un evento dedicato all’arte fotografica che dà spazio sia ad artisti affermati, fotografi professionisti, che ad autori emergenti. Nel giro di pochi anni si è imposto all’attenzione degli esperti del settore ritagliandosi un importante spazio nel panorama nazionale dei festival e dei grandi eventi nazionali dedicate all’arte fotografica. Oggi sempre più seguito e condiviso, grazie anche alla facilità di accesso che le nuove tecnologie digitali permettono, il MED PHOTO FEST mira a consolidare il proprio percorso non solo in termini di numeri ma soprattutto nella qualità dell’offerta garantita dall’autorevole direzione artistica di Vittorio Graziano che ha consentito alla manifestazione di ampliarsi in visibilità e consensi, nonché di pregiarsi della presenza di autorevoli firme del mondo della fotografia.


Fotografia digitale

lines of communication

La via dello Spirito

di Eva

6 aprile | 31 maggio 2019
La mostra dell’artista russa EVA da il via alle attività espositive del 2019 presso il Museo Diocesano.
Giocando con la scomposizione delle forme EVA ci porta oltre la soglia dell’apparenza per entrare in profondo contatto con le immagini. Le ventiquattro opere esposte nella Cappella neogotica, in un alternarsi di luci e ombre, lasciano intendere chiaramente la ricerca del Bello da parte dell’artista, che esprime attraversando e andando a toccare molti generi, dalla pittura al disegno, dalla scultura alla fotografia, i video e la gestione dei suoni.
L’artista russa EVA rappresenta una eccellenza nel panorama degli artisti emergenti nell’arte contemporanea internazionale.

presepe artistico

'u bamminu

Allestimento del Presepe di Bongiovanni Vaccaro
a cura di Sikelia Turismo

3 dicembre 2018 | 31 gennaio 2019

Lunedì 3 dicembre alle ore 19 è stata inaugurata, con una visita guidata a cura di Piero Pitrolo Gentile, la mostra " 'u Bamminu", una installazione artistica di Bongiovanni Vaccaro arricchita da un percorso iconografico sulle origini e le peculiarità artistiche del presepe a Caltagirone.  E' un viaggio nella cultura del territorio, in quell'arte del presepe che ha reso Caltagirone famosa nel mondo.
A seguire  "Le antiche nenie", un breve viaggio tra cultura e tradizione, musica e luoghi, sogni e realtà legati alle ninne nanne, a cura di Giuseppa Alma, psicologa e psicoterapeuta. Subito dopo un momento musicale dedicato a ninne nanne scelte nel rispetto del tema e del luogo a cura dei fratelli Emanuele e Francesco Bunetto, dell'Associazione EMA.


collage analogico

kind

La società contemporanea nei volti dei bambini

di Demetrio Di Grado

24 novembre 2018 | 6 gennaio 2019
Collages che parlano, carte che ospitano volti di bambini pronti ad affermare concetti intensi della vita sociale ma con la forza e la leggerezza dell'infanzia. Sono le opere del palermitano Demetrio Di Grado, classe '76 e calatino di adozione, che compongono la personale Kind dal 24 novembre al 6 Gennaio 2019 presso il Museo Diocesano di Caltagirone.
In Kind, scrive il curatore Francesco Piazza nel testo che accompagna la mostra, "il collage analogico di Di Grado compie un salto indietro nel tempo. Recupera il valore manuale e operoso dell'arte povera, per comporre immaginarie quinte sceniche di quel teatro che è la vita. Egli ferma il tempo e afferma il suo personale messaggio di denuncia. Coprendo gli occhi dei personaggi di questo tempo sospeso e trasformandoli in superfici su cui scrivere, decide di consegnare ai bambini i pensieri più importanti".
Tra il pop, il vintage e il concettuale, in mostra ci saranno più di 20 opere dell'artista che si è fatto strada nel panorama nazionale della street art.


Maioliche

Yehshuah

di Raffaele Boselli

17 novembre 2018 | 31 gennaio 2019

Il 17 novembre presso le sale espositive del Museo Diocesano di Caltagirone, è stata inaugurata la mostra personale del maestro Raffaele Boselli, nativo proprio del capoluogo calatino. La mostra è stata già ospitata a Bergamo, Roma e Betlemme.
Raffaele Boselli ha trascorso la sua vita in un percorso di ispirazione spirituale che, attraverso una magistrale manualità, plasma l'arte. Nella sua carriera si è dedicato alla creazione di presepi e figurini di ogni materiale e di diverse misure.
Nel 1993 gli venne consegnata la targa di "Ambasciatore in Italia e nel Mondo della tradizione presepistica di Caltagirone".
Considerato uno fra i maggiori presepisti italiani, è stato insignito della Medaglia Pontificia (1995) e di quella della Presidenza della Repubblica (1997).
La rassegna inaugurata a Caltagirone porta il titolo di "Yehshuah": un nome - spiegano gli organizzatori - che "affonda le sue radici nella tradizione semitica e che realizza storicamente il significato che porta in sé. La Parola che si incarna nella materia ferita, come se volesse dire qualcosa di nuovo alla storia e sospendere per un istante la frenesia del vivere, permette di scorgere un particolare che altrimenti sarebbe sfuggito all'osservatore distratto: tra le figure sfocate l'occhio coglie la nitidezza dell'imprevedibile e all'improvviso giunge dritta al cuore la consapevolezza di essere amati, la percezione indiscutibile che, nonostante il nostro limite insuperabile, siamo importanti per Dio".


Plenitudo


Eumenidi

Due mostre per ripensare il paradigma Femminile

Plenitudo personale di Valeria Patrizi
Eumenidi 
 collettiva
a cura di Elisabeth Occhipinti

23 luglio | 28 ottobre 2018

 
Il Museo Diocesano di Caltagirone, sotto la Direzione di Don Fabio Raimondi e con la curatela di Elisabeth Occhipinti e Mario Luca Testa, ospiterà due mostre, una personale e una collettiva nel desiderio di offrire una visione articolata della varietà e complessità del paradigma femminile.

PLENITUDO
Riflessione della pittrice Valeria Patrizi attorno al potenziale creativo riservato alle donne: quello di essere madri. Una riflessione condotta attraverso la trasposizione pittorica di alcune delle figure femminili più emblematiche della storia: sono figure la cui maternità ci parla di storie d’amore lontane e di grandezza; il loro riaffiorare dalle tele grezze e macchiate evoca l’idea di voler slegare l’immaginazione da vincoli prestabiliti e offrire la possibilità di poter scoprire la propria verità in ogni opera. Ogni tela rivela la dedizione e il coraggio di essere madri universali, è frammento silenzioso dell’essenza dell’artista, espressione della complessità dei suoi desideri e delle sue intenzioni, tra l’essere e il voler essere.


EUMENIDI
Coro polifonico di 7 artiste coinvolte nel progetto e chiamate al ruolo di coreute: Ilde Barone, Mavie Cartia, Khadra Yusuf, Miriam Pace, Alessia Scarso, Manuela Vargetto e Luciana Perego. Chiamate a riflettere attorno ai temi della discriminazione delle donne nel lavoro, nel welfare, nelle relazioni, sino a spingere la narrazione nei meandri della violenza di genere, attraverso le loro opere e le loro riflessioni - raccolte in una video-intervista curata da Gxlab - abbiamo tentato una narrazione capace di sollecitare un proficuo interrogarsi e di sollevare una comune richiesta di risoluzione alle problematiche indagate. A venire espressa è l’essenza archetipica di maschile e femminile, che è parte integrante del nostro Sè e prescinde dal nostro essere uomini o donne. Lo spazio artistico, inteso come spazio interiore, è spazio sacro, di contatto e di nutrimento. Luogo libero dai condizionamenti, anche culturali, in cui si annullano tutte le differenze ed è possibile vedere emergere il nudo essere umano. Il tipo di rappresentazione che ne verrà, dipenderà dalle singole sensibilità, indipendentemente dall’essere uomini o donne. Per questo, lo spazio dell’arte, viene suggerito a chiunque come pratica privilegiata in cui ritrovare il contatto con se stessi.


Inoltre, un omaggio alla Tenda di Carla Accardi, una vera e propria installazione, accompagnerà la mostra. “Materia Viva”, l’opera che a essa si ispira, rende lo spettatore partecipe grazie alla sua performatività; rimanda alla possibilità di vivere lo spazio come situazione concreta in cui la trasparenza permette di vedere contemporaneamente dentro e fuori. Il Sé e l’Altro. Pone immediatamente dentro la problematicità della situazione: quella di uno spazio intimo e separato, ma aperto alla socialità e alla relazione, alla “viabilità” e alla contaminazione. Un invito allo spettatore a divenire protagonista della propria vita, a relazionarsi con il mondo portando il proprio segno e accogliendo i segni del mondo, e a fare di tutto ciò un’opera complessa e meravigliosa.


 

medphotofest 2018


12 maggio | 10 giugno 2019

transeuntes

Il MED PHOTO FEST 2018, il cui tema è “transeuntes”, verrà arricchito da iniziative culturali curate e realizzate per l’occasione nonché da eventi collaterali, quali l'Incontro con un Maestro Fotografo di rilevanza internazionale (nel 2009 è stata la volta di Ferdinando Scianna, nel 2010 quella di Gianni Berengo Gardin, nel 2011 quella di Franco Fontana, nel 2012 quella di Giuseppe Leone, nel 2013 quella di Nino Migliori, nel 2014 quella di Piergiorgio Branzi, nel 2015 quella di Mario Cresci, nel 2016 quella di Lisetta Carmi e nel 2017 quella di Francesco Cito) con l'assegnazione dell’annuale Premio Mediterraneum per la Fotografia d’Autore.

Nel corso della decima edizione del Med Photo Fest, il Premio Mediterraneum 2018 per la Fotografia d’Autore verrà assegnato al Maestro Frank Horvat, famoso artista di origini croate, residente in Francia, che parteciperà al festival presentando la sua mostra antologica dal titolo “Il mio Trittico”.

Hanno aderito alla rassegna, tra gli altri, presentando, una propria mostra personale, noti fotografi di livello nazionale e internazionale come Alex Majoli che presenterà con “Hotel Marinum”.

Presepe artistico

Presepe e poesia

Allestimento del Presepe di Bongiovanni Vaccaro
a cura di Mario Luca Testa

14 dicembre 2017 | 7 gennaio 2018

Il prezioso presepe ottocentesco in terracotta dipinta a mano, opera dell’artista Giuseppe Bongiovanni Vaccaro, di proprietà della Cattedrale di Caltagirone, era stato trafugato nel 2009 e ritrovato nel luglio del 2013 ad opera della Polizia Stradale di Caltagirone.

I "figurini" che lo compongono erano stati allestiti per la prima volta nella Mostra “Pro nobis Natus” realizzata presso il Museo diocesano durante le festività natalizie del 2013, facendo da fulcro a una serie di presepi di un collezionista calatino, esposti presso la Cappella Neogotica del Museo.

Il presepe è stato allestito con un nuovo concept, che lo inserisce entro un’ambientazione del tutto siciliana, nella cornice dei percorsi espositivi del Museo “Armonie Siciliane”.

Corredato da due testi del poeta Paolo Maura (1638-1711) sul Santo Bambino e sulla Vergine Maria, il percorso espositivo porta all’allestimento dei nove pezzi del capolavoro del Bongiovanni Vaccaro, che vede sullo sfondo una panoramica della città di Caltagirone tratta da una stampa antica. A sottolineare che la nascita del Signore è stato un fatto di cronaca, quattro tappe della vita della Vergine Maria precedenti alla nascita di Gesù, sono collocate lungo il percorso su un tappeto di quotidiani appositamente collocati per segnalare un sentiero da seguire.

 
Maiolica

armonia mediterranea

di Nicolò Morales
a cura di Giampaolo CAGNIN


10 dicembre 2017 | 6 maggio 2018

Il Museo Diocesano Caltagirone, volendo promuovere anche realtà del territorio, ha allestito una mostra dal titolo Armonia Mediterranea con opere di Nicolò Morales, “giovane artigiano molto artista” - come lo definisce il curatore Giampaolo Cagnin – capace di raccontare la propria esperienza umana e artistica, attraverso la vivacità di quelle originali cromie, rese ancora più valide per il superamento del suo daltonismo, proprio perché, piuttosto che vederli, Morales i colori li sente dentro. Anche in questo caso, puntando sulla qualità dell’offerta culturale, il Museo sta collaborando con Santino Carta, Presidente della Fondazione Pio Alferano Virginia Ippolito, per la realizzazione della mostra in Sicilia, già esposta a Castellabate in occasione del premio Pio Alferano 2017.


La mostra Armonia Mediterranea personale di Nicolò Morales realizzata con il patrocinio della Regione Siciliana Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo e del Comune di Caltagirone, è stata inaugurata il 10 dicembre 2017 alle ore 16:00 presso il Salone del Palazzo Vescovile alla presenza del Vescovo di Caltagirone Calogero Peri, del Sindaco di Caltagirone Gino Ioppolo, del prof. Vittorio Sgarbi, Assessore Regionale ai Beni Culturali e Identità Siciliana, di Santino Carta, Presidente della Fondazione Pio Alferano Virginia Ippolito e dell’artista Nicolò Morales.

 
pittura

Armonia dell'infinito

di Piero Guccione
a cura di Giuseppe Iannaccone


3 dicembre 2017 | 6 maggio 2018

Il Museo Diocesano Caltagirone, con l’idea di arricchire la sua offerta culturale e artistica ha deciso - dopo il successo ottenuto dalla mostra di Giovanni Iudice Il rumore del mare - di proseguire nel suo intento di promuovere l’arte siciliana contemporanea riconosciuta anche a livello internazionale, aprendo nuove possibilità di dialogo culturale e di promuovere quindi la mostra del Maestro Piero Guccione, Armonia dell’Infinito, artista riconosciuto in tutto il mondo.
Nelle tele di Piero Guccione, cielo e mare si incontrano, quasi si fondono, ma non si confondono. Le sue opere vanno contemplate e si rimane sedotti, ammaliati da un non so che di spirituale, che fa espandere il cuore fino a pervadere tutto il corpo.
Nel 1972 Leonardo Sciascia delle sue opere scrisse: “Il primo incontro con la pittura di Guccione produce l’impressione di una totale platitude. E abituati come siamo a una pittura che vuole essere altro (e magari tutto, tranne che pittura), un po’ stentiamo a riconoscerla, a riconquistare la nozione… Ma la bella pittura deve essere piatta, come voleva Degas (che la faceva); e la piattezza è divina – cioè peculiare alla pittura, essenza, necessità, ineffabilità – come commentava Valéry (che se ne intendeva)”.

La mostra ha raccolto 30 opere - tra cui anche qualche inedito - e ha raccontato il percorso artistico del Maestro dal 1962 al 2014. Passando attraverso i primi dipinti come Omaggio a F. Bacon, Giardino su muro giallo e A Lenin, alle rondini e alle bimbe bionde, arrivando poi ai dipinti maturi che quasi tolgono il fiato come Paesaggio di punta corvo prima del tramonto o Dopo il tramonto dove “Più che il mare nella sua naturalità è l’idea del mare che credo di proseguire con tutta la carica emozionale che promuove nelle sue infinite variazioni”. Arriviamo infine al 2014 - anno in cui ha realizzato il suo ultimo capolavoro - un’opera dolce dove è impossibile non perdersi con lo sguardo in un gioco di luci e di sublimi colori mai arrivati prima sulle sue tele. “La mano destra, quella che ho sempre utilizzato, non posso utilizzarla come vent’anni fa. Non perché sono invecchiato, ma perché la mano è l’impressione di una serie di impulsi che la mano registra. Gli impulsi” – conclude Guccione – “sono cambiati”. La mostra, con opere provenienti da tutto il territorio nazionale, avrà la direzione artistica di Don Fabio Raimondi, direttore del Museo Diocesano e sarà curata dall’Avvocato e Collezionista Giuseppe Iannaccone, uomo illuminato e di grande supporto che tra l’altro ha favorito, insieme al Presidente della Fondazione Pio Alferano Virginia Ippolito, il trasferimento della mostra di Castellabate presso il nostro museo e ad integrarla con ulteriori opere, tra cui qualche inedito, di importanti collezionisti siciliani.

Ad accompagnare la mostra è stato pubblicato un volume edito dal Museo Diocesano Caltagirone - Armonia dell’infinito - sotto la direzione artistica di Fabio Raimondi e la curatela di Giuseppe Iannaccone che raccoglierà le immagini delle opere allestite in mostra e testi dedicati alla vita e alla poetica dell’artista, nonché una breve biografia.


La mostra Armonia dell’infinito personale di Piero Guccione realizzata con il patrocinio della Regione Siciliana Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo e del Comune di Caltagirone, è stata inaugurata il 3 dicembre 2017 alle ore 18.30 presso il Salone del Palazzo Vescovile alla presenza del Vescovo di Caltagirone Calogero Peri, del Sindaco di Caltagirone Gino Ioppolo, dell’Avvocato Giuseppe Iannaccone, curatore della mostra, dell’artista Sonia Alvarez, compagna di vita di Piero Guccione, di Santino Carta, Presidente della Fondazione Pio Alferano Virginia Ippolito e del Prof. Paolo Nifosì, storico dell’arte.

Dopo gli interventi di introduzione alla mostra, presso il Chiostro del Museo vi sarà lo spettacolo Demetra realizzato dall’Associazione Danza Claudio Licciardi di Caltagirone.

 
pittura

il rumore del mare

di Giovanni Iudice
a cura di Giuseppe Iannaccone


22 luglio 2017 | 6 maggio 2018

La mostra del pittore Giovanni Iudice si pone come continuum della personale Il rumore del mare curata dal collezionista Giuseppe Iannaccone, che si è tenuta a Firenze presso il Palazzo Medici-Riccardi in occasione del ciclo delle rassegne artistiche de La Milanesiana 2017.
All’interno della suggestiva Cappella neogotica del Museo, la forza comunicativa delle opere viene supportata da un allestimento che fa entrare quasi concretamente nel dramma dei migranti, anche attraverso un’ambientazione simbolica del “barcone” in cui le opere sembrano quasi gli oblò di una nave stracolma di clandestini.
Mentre al suo esterno un’imponente e spigolosa istallazione contemporanea sembra prendere vita attraverso la proiezione di immagini simboliche e suggestive; al suo interno diventa “luogo” interattivo in cui è possibile “toccare” con mano l’esperienza della traversata mediterranea: la fisicità degli oggetti, i suoni, le luci fanno di fatti intraprendere un viaggio introspettivo, alla scoperta di nuovi orizzonti possibili di solidarietà umana.


La mostra realizzata con il patrocinio della Regione Siciliana Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo è stata inaugurata il 23 luglio 2017 alle ore 19:30 presso il Chiostro del Museo alla presenza del Vescovo di Caltagirone Calogero Peri, dell'Assessore regionale al Turismo Anthony Barbagallo, del Sindaco di Caltagirone Gino Ioppolo, dell’Avvocato Giuseppe Iannaccone, curatore della mostra e dell’Artista Giovanni Iudice, a ridosso della festività di San Giacomo patrono della Diocesi, che richiama un notevole flusso turistico.
Nell’arco di tempo dell’esposizione sono state organizzate altre iniziative culturali sul tema della mostra, come pure attività didattiche di laboratorio aperte non solo alle scuole ma anche a tutte le fasce di età.
In occasione della mostra è stato realizzato un nuovo catalogo scientifico delle opere esposte.

Teofanie

arcana coelestia

L'irruzione di Dio nella storia

a cura di don Fabio Raimondi

3 dicembre 2016 | 30 aprile 2017

Oltre al percorso museale, Arcana Coelestia accompagna il visitatore lungo un viaggio attraverso alcune delle teofanie dell’Antico e Nuovo Testamento, narrate dall’esposizione di opere popolari, tra cui un gruppo ligneo di un antico presepe della Cattedrale. Un video evocativo rimanda alla presenza di Dio nella vita di ogni uomo, tra passato e contemporaneità, aprendo una finestra introspettiva sull’orizzonte dell’eternità. Il percorso si conclude all’interno dell’alto volume a spirale posto a ridosso dell’uscita, in cui è determinante l’elemento sorpresa: un viaggio sensoriale alla scoperta del mistero del Natale del Signore, immergendosi in un’atmosfera suggestiva, per vivere un’esperienza straordinaria


Bicentenario

Un popolo peregrinante

La diocesi calatina e la sua storia

a cura di don Francesco Brancato

28 maggio | 13 novembre 2016




Inaugurata sabato 28 maggio 2016, alle ore 18:30, presso il Museo Diocesano di Caltagirone, la mostra dal titolo “Un popolo peregrinante. La Diocesi Calatina e la sua storia”. L’iniziativa, promossa nell’ambito del Bicentenario di erezione della Chiesa calatina, consiste in un video multimediale che a più registri e in un inquadramento tendenzialmente ampio, aiuterà a leggere la storia della diocesi contestualizzando ogni avvenimento all’interno di una time line bicentenaria.


fotografia d'autore

il tempo in posa

Immagini di vita siciliana tra 800 e 900

a cura di
don Fabio Raimondi, Sebastiano Favitta e Attilio Gerbino


13 dicembre 2014 | 31 gennaio 2015

È difficile oggi per noi, che soffriamo da un giorno all’altro le accelerazioni e i su e giù della storia, immaginare quale dovesse essere la vita di un borgo alla periferia del Regno, quasi un secolo fa, al tempo dei lampioni.

Gesualdo Bufalino (1920-1996), scrittore e a fiorista italiano


Il Museo Diocesano di Caltagirone con lo scopo di far conoscere e valorizzare la vita siciliana fra XIX e xx secolo presso i nostri spazi, presenta questa mostra fotografica dal titolo “Il tempo in posa. Immagini di vita siciliana tra 800 e 900” con le fotografie di Gioacchino Iacono Caruso e Francesco Meli Ciarcià.

l due autori, come descrive Gesualdo Bufalino autore dell’opera da cui è tratto il titolo della mostra, possono essere definiti tra i primi ad aver immortalalo la Sicilia di questo tempo. Come si nota nell‘opera di Bufalino, i due fotografi si preparano al nuovo secolo, appropriandosi del mezzo espressivo più moderno allora a disposizione. Ne risulta un patrimonio di parecchie centinaia di lastre, ritratti di familiari e contadini o altri personaggi quasi sempre sconosciuti personalmente dai fotografi.

Quello che notiamo attraverso le loro foto è li senso di un profondo rispetto nei confronti del soggetto nei confronti del soggetto fotografato, tanto che anche i più miserabili mantengono una loro dignità serena di fronte a un avvenimento così straordinario come quello di rimanere immortalati per la prima e, probabilmente, unica volta nella loro vita. Il soggetto principale di queste immagini e la famiglia con la sua rigida struttura gerarchica: “… La donna ad occhi bassi o levata in piedi accanto al marito superbo e seduto, par sempre aspetti una funzione subita e comprimaria“. Per una società va perdendo la propria memoria storico-familiare la fotografia si conferma come strumento portante e come stimolo.


terra cotta

Un corpo mi hai preparato

il mistero dell'uomo nel mistero di Dio fatto uomo

di Gianfranco Ridolfo
a cura di don Fabio Raimondi


7 dicembre 2014 | 15 marzo 2015

Questo il titolo della personale del maestro Gianfranco Ridolfo che in occasione della II edizione del "Natale al Museo" sarà inaugurata domenica 7 dicembre alle ore 16,30 all'interno della Cappella neogotica del Museo Diocesano Caltagirone.

La cerimonia di inaugurazione sarà aperta dai saluti di don Fabio Raimondi, direttore del Museo diocesano, seguirà un intervento di don Francesco Brancato, Vicario Episcopale per la cultura, le conclusioni sono affidate a S.E. mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone.

Secondo don Francesco Brancato, "si tratta di una raccolta di opere dedicata al mistero del Natale, e quindi al mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio, alla maternità divina di Maria Vergine, alla famiglia di Nazareth, alla manifestazione di Cristo al suo popolo e a tutte le genti. Le sculture di Ridolfo, fatte di terra, di argilla, modellate dalle sue mani, rappresentano un immediato richiamo al gesto creatore di Dio che all’inizio di tutte le cose creò l’uomo dalla “polvere del suolo”, secondo il racconto di creazione del libro di Genesi (Gen 2,4b-25), e conservano la memoria della loro origine e del loro destino. In particolare, nel panorama degli artisti calatini Ridolfo rivela un approccio del tutto originale al Presepe, evidente specialmente nel suo sforzo di ricondurre le figure all’essenziale, attraverso pochi ma intensi tratti e segni, grazie all’armonia dei volumi, dei pieni e dei vuoti, all’attenzione per le espressioni e i gesti, in cui non è lasciato spazio al superfluo, ma soltanto alla testimonianza di una presenza che sfugge alla presa, di un anelito che si fa invocazione, di un grido che si fa preghiera. Anche il contesto in cui Ridolfo stabilisce le sue figure, Giuseppe, Maria, il Bambino, alcuni pastori e qualche angelo, sorprende per la sua straordinaria semplicità. A volte una pietra di arenaria, modellata o erosa dall’acqua o dal vento, oppure una radice di ulivo, ricca di passato e di futuro. Dalla visione dell’opera di Ridolfo, in cui viene denunciato il trauma della materia, la sua sofferenza, la sua ansia di redenzione, emerge anche la celebrazione della salvezza realizzata nel mistero del Dio fatto uomo, nel quale ogni uomo può trovare il senso definitivo della sua esistenza, della sua nascita e della sua morte."


Terra cotta

Eroi e antieroi

di Salvatore Scarlatella
a cura di don Fabio Raimondi

14 luglio | 31 ottobre 2014

In mostra al Museo Diocesano Caltagirone trenta opere dello scultore calatino Salvo Scarlatella che raccontano una lunga stagione creativa dell’artista, plasmata dal fascino ancestrale del mito, dalle grandiose azioni degli eroi e dalle ambizioni ironicamente frustrate degli antieroi.
Un ideale viaggio nel tempo che ripercorre epopea mitologica, leggenda e letteratura, nella fitta selva semiotica dell’immaginario occidentale, con incursioni nella sfera culturale contemporanea: uno sguardo amaro al mito ‘decadente’ degli artisti circensi e un approdo alla fantascienza delle saghe cinematografiche.
Oltre alla rassegna di eroi e antieroi profani — fra gli altri Achille, Ulisse, Lancillotto e Don Chisciotte — spiccano temi biblici e figure sacre: dalla Fuga in Egitto, attraverso i temi agiografici e soteriologici di san Giorgio e san Giacomo Maggiore, si giunge alla terribile visione dei quattro cavalieri dell’Apocalisse.
La visita sarà arricchita dalla possibilità di partecipare all’estrazione di un’opera simbolica dell’autore fra i biglietti emessi durante tutta la durata della mostra.


Costumi storici

habitus

di Angelo Butera
a cura di don Fabio Raimondi

6 aprile | 15 giugno 2014

Il Museo Diocesano Caltagirone inaugura l’offerta culturale per l’anno 2014 con una eccezionale rassegna espositiva: una mostra di oltre 30 costumi che narrano la storia della moda italiana ed europea dal Quattrocento alla Belle Époque, frutto di un felice connubio fra la perizia tecnica dei migliori atelier siciliani, specializzati nella manifattura del costume di scena, e una puntuale ricerca storica.

All'interno della mostra Habitus si può ammirare il costume che ricorda il nobile catanese Alvaro Paternò, senatore romano e anbasciatore presso i reali di Spagna, vissuto a cavallo tra il XV e XVI secolo.

Particolarmente elegante sebbene nella sua semplicità, con la variante della tonalità e di altri dettagli, cattura l'attenzione l'abito femminile che ripropone il personaggio di Angelica Sedara, protagonista del celebre romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo, e dell'omonimo film di Luchino Visconti.

Fra gli altri è possibile ammirare l’abito ispirato alla figura dell’avventuriero Giuseppe Balsamo (1743-1795), meglio noto come Conte di Cagliostro, novizio a Caltagirone presso il convento dei Fatebenefratelli nel 1756.

Artefice della ricca collezione di quasi 200 manufatti è il costumista Angelo Butera, che unisce alla passione per la sartoria d’arte – con prestigiose collaborazioni, dalla Casa d’Arte Peruzzi alla Sartoria Sorelle Ferroni, e un curriculum che vanta la partecipazione pluriennale al «Ballo del Doge» di Venezia – anche un forte impegno sociale a favore della ricerca medica, cooperando con il comitato catanese della Lega Italiana Fibrosi Cistica, a cui sarà devoluta una quota del biglietto d’ingresso della mostra.

Da qui anche la scelta del nome Habitus, inteso non solo come ‘abito materiale’, espressione di istanze culturali e sociali sempre mutevoli, ma anche come ‘abito mentale’, attitudine al bene comune che deve diventare una costante della nostra esistenza.


Presepi artistici

pro nobis natus

a cura di don Fabio Raimondi

6 dicembre 2013 | 12 gennaio 2014

All'interno del complesso seicentesco dei Frati Conventuali, nella splendida cornice della Cappella neogotica, una selezione di presepi dalla metà dell'800 sino ai nostri giorni offre l'opportunità irripetibile di rivivere una delle tradizioni artigianali più antiche della città.
Oltre venticinque capolavori di figurinai caltagironesi, provenienti da una collezione privata, tratteggiano un itinerario nella storia novecentesca del presepe in terracotta di Caltagirone.
Fulcro della mostra il pregevole gruppo ottocentesco, in terracotta dipinta, di Giuseppe Vaccaro Bongiovanni (1808-1889), maestro appartenente alla celebre famiglia di artisti. L'opera ‒ trafugata nel 2009 dalla Cattedrale e recuperata nel luglio scorso ‒ si compone di nove figure e rappresenta uno dei più alti esempi d'arte ceramica siciliana, che viene ora restituita alla fruizione e all'ammirazione del pubblico.


ceramica e acquaforti

Picasso | Pan Lusheng:
dialogo con la ceramica

a cura di Annamaria Orsini e Vincenzo Sanfo


28 luglio | 22 settembre 2013

Picasso si accosta alla ceramica in piena maturità artistica, ormai sessantenne, rivisitando alla sua maniera l’arte dei vasi in terracotta che nella penisola iberica subisce le influenze di culture “altre” rispetto a quella europea: il mondo islamico e nord africano e le Americhe di Cristoforo Colombo.Lo testimonia il termine che in spagnolo designa l’arte di “fare vasi”: alfareria dall’arabo fahhâr, terra, fango, a sua volta dall’ebraico hhafar, terra. Nella Bibbia è Dio il grande e sommo “ceramista” che modella e dà vita alla creta umana. E nelle mani del grande genio iberico i vasi in ceramica diventano volti, uccelli, pesci. A sua volta Pan Lusheng eredita una tradizione millenaria che ebbe nella porcellana “bianca e blu” della dinastia Ming (1368-1644), il suo apice. Lusheng, che è nato a Han nel 1962 ed è presidente dell’Università d’Arte e Design di Shandong e membro del comitato direttivo dell’Associazione Artisti cinesi e dell’Associazione cinese di Arti e Mestieri, grazie anche alle conoscenze acquisite durante i suoi studi di antropologia, rinnova profondamente l’arte della ceramica, “graffiando” con i suoi virtuosismi tecnici i suoi vasi, quasi a volerne sprigionare l’energia nascosta. «Pan Lusheng, con la sua libertà d’espressione – spiega il prof. Vincenzo Sanfo che assieme a  Annamaria Orsini ha curato l’allestimento della mostra – ha fatto come Picasso e ha stravolto, rileggendola a suo modo, la decorazione della ceramica moderna in Cina che, dopo di lui, non sarà più la stessa, come è stato per Picasso a Vallauris». L’idea dei curatori è stata quella di mettere a confronto l’esperienza di due grandi maestri che, attraverso la ceramica, hanno trasformato le economie e la storia di due città distanti tra loro, ma pervase dallo stesso spirito: Vallauris in Francia e Zibò in Cina. «Caltagirone si pone, con questa iniziativa, – ha concluso Sanfo - fra queste due capitali della ceramica».


maiolica artistica

dal buio alla luce

di Antonella Ferrisi
a cura di don Fabio ìRaimondi


20 luglio | 30 settembre 2012

Il Museo Diocesano Caltagirone voluto per la cura, conservazione, promozione e fruizione del patrimonio artistico, espressione viva della storia ecclesiale del nostro territorio, fin dalla sua apertura avvenuta tre anni fa, si occupa non solo di far conoscere attraverso l’arte sacra in quanto tale la storia di un passato più o meno lontano, ma si apre anche all’arte contemporanea, a quelle espressioni artistiche che richiamano il “sacro” attraverso percorsi che parlano della storia tra Dio e le sue creature, che parlano cioè di come il messaggio del Vangelo si incarni nella vita concreta delle persone.

In questo contesto si colloca la scelta di accogliere la personale dell’artista emergente Antonella Ferrisi, “Dal Buio alla Luce”. La mostra, che è anche il frutto di una attenta e discreta collaborazione con il Museo Diocesano, già dal titolo lascia percepire la fatica e la gioia di comunicare e condividere attraverso la plasticità delle opere un vissuto carico di “esperienza”, una storia d’amore tra Dio e l’uomo: il visitatore attraverso i sensi, quasi per mano viene così accompagnato a ricalcare le orme di un percorso, che dal buio del limite umano giunge alla contemplazione del Mistero, capace di illuminare anche gli angoli più nascosti dell’esistenza umana.

caolino artistico

presepi

di Dino Cunsolo
a cura di don Fabio Raimondi

24 dicembre 2011 | 29 aprile 2012

La scultura di Dino Cunsolo comunica un senso di rassicurazione, di conosciuto, di riconoscibile. Deriva dall'incontro con la bellezza delle forme, la sapienza della tecnica, l'equilibrio delle proporzioni. Dino Cunsolo è uno scultore vero, che plasma le sagome e definisce i contorni con grande perizia. Quello di Cunsolo è un sacro più della Passione che della Resurrezione, ancora più del Corpo che dell'Anima, dove la plasticità è un punto di partenza, una sorta di proiezione verso l'alto, di spinta, di slancio. Lo stesso caolino, impiegato nella maggior parte delle opere, il suo biancore compatto e surreale, dona alle sculture una sacralità senza compromessi e senza accomodamenti.

Beatrice Buscaroli